Mega business di Franco Badolato

Mega business Mega business La Coppa, show da 100 miliardi AMSTERDAM l a DAL NOSTRO INVIATO Una finale da mille e una notte. L'Arena, l'avveniristica «astronave» del calcio sede di Juve-Real è gonfia d'oro come la cassaforte di Paperon de' Paperoni. La Champions League è l'affare di line secolo, non solo per i soloni dell'Uefa. Gli otto sponsor ufficiali gongolano, è già pronto un assegno suppletivo di 3 miliardi per la squadra che vincerà. La Juve ha finora incassato, in questa edizione 26 miliardi (ne avrebbe perduti 18 uscendo prima dei quarti), il Real Madrid 25. Chi alzerà il mitico trofeo stasera porterà a casa altri 6 miliardi, 5 «addolciranno» la bocca dello sconfitto. Non solo, a ciascuna delle squadre va un quarto dell'incasso, già calcolato in poco più di mille milioni a società. Roberto Bettega, vicepresidenj te operativo della Juventus ha [ stanziato fin da inizio stagione un premio di 500 milioni lordi a giocatore in caso di conquista della coppa. «Il bilancio economico della manifestazione europea - commenta il dirigente - ce lo permette, visto che è sempre più positivo di quello del campionato». Lorenzo Sanz, boss delle merengue spagnole, si spinge oltre, arrivando a 600 milioni di premio, 1200 (cioè il doppio) per l'esonerando allenatore Heynckes. Una bella liquidazione. Panucci, che radio mercato dà vicinissimo alla Juve, annuncia: «Devolveremo in beneficenza (ai bimbi orfani, ndr) una parte del premio, così come avevamo l'atto un anno fa per quello relativo allo scudetto». Dal mercato dei diamanti al business del calcio. I pronipoti dei navigatori che sbarcavano a Rotterdam con i galeoni provenienti dalle Indie colmi di sete preziose, spezie e quant'altro, in quest'ultimo secolo lavorano sempre in casa. Se non sono gemine da incastonare, ecco il gioiello per il calcio: l'Arena, costata 200 milioni di fiorini, circa 160 miliardi. Grazie all'avveniristico impianto, gh olandesi hanno convinto l'Uefa che Amsterdam meritava questa prova, a due anni dall'Europeo congiunto con il Belgio. Anche se poi il caos dei cieli, legato alle limitazioni sui charter, ha rischiato di compromettere lo sforzo organizzativo. Spiega Tomas Kurtz, svizzero, responsabile Uefa delle competizioni: «Da dicembre 40 persone hanno lavorato nel team marketing solo per allestire la macchina della finale. Oltre ai cinquantamila paganti dell'Arena (4900 sono gli invitati dall'Uefa, ndr), saranno due miliardi i telespettatori della finale, 150 le televisioni collegate grazie ai 14,7 km di cavi utilizzati». Sono invece 750, mi esercito, i giornalisti della carta stampata. I bagarini pregustano affari d'oro. Comprano biglietti, sicuri che il prezzo di vendita lieviterà ancora nei minuti che precederanno il fischio d'mizio. Un milione, mi milione e duecentomila lire, sì avete letto bene, il prezzo ieri sera. Oggi è destinato a salire. Chi è sprovvisto di tagliando, ed è disposto a svenarsi, ha la magra consolazione di sapere che il Comune gh permette di viaggiare gratis sui mezzi pubblici. Gh hotel straboccano, non c'è una camera libera in tutta la città dove si svolge contemporaneamente anche un convegno medico. Trentamila tifosi italiani e spagnoli, 36 ore medie di soggiorno, duecentomila a testa di spesa (viaggi e alberghi esclusi) fanno 6 miliardi nelle casse del Municipio. Una finale di Champions League, ecco la nuova frontiera dell'investimento. Franco Badolato

Persone citate: Heynckes, Lorenzo Sanz, Mega, Panucci, Roberto Bettega, Tomas Kurtz

Luoghi citati: Amsterdam, Belgio, Madrid, Rotterdam