In francia

In francia In francia Moretti piace con riserva CANNES. «Aprile» di Nanni Moretti è piaciuto (con qualche riserva) ai suoi primi critici al festival. «Variety»: «Il consueto umorismo e le osservazioni mordenti del regista sono sempre efficaci, ma "Aprile" è un saggio più piccolo, intimo e introspettivo di "Caro Diario", e fuori d'Italia può venir considerato un seguito deludente». «Le Monde» loda «il veloce allegretto che nasconde male l'inquietudine», cita «Otto e mezzo» di Fellini, definisce Moretti «non soltanto il miglior cineasta italiano del suo tempo, anche il migliore attore», e conclude: «Tra sorriso e desiderio di filmare, Nanni chiude con una promessa il suo film, manifesto modesto e insieme perdutamente orgoglioso del potere del cinema. Dopo "Aprile", maggio. Grazie». «Le Figaro»: «Leggero come una piuma, futile ma così bolla da guardare quando oscilla nel vento al sole... Con Moretti la banalità diventa originale, tanto (il film) è intenso e delizioso». «Liberation»: «E' una felicità vedere un cineasta praticare una libertà di fare così flagrante e gloriosamlente arbitraria... Ma anche se si ride molto vedendo "Aprile", non si può fare a meno di sentire la sua leggerezza come un peso, la sua inconsistenza come una quasi-delusione». «FranceSoir»: «E' il film più carino del festival, un bagno di gioia, di freschezza e d'umorismo, senza dimenticare un tocco di contestazione politica...». «L'Humanité» parla di «un sentimento di giubilo a sinistra», di «soave eleganza», di «umorismo disperato»: «Bell'esercizio di libertà, che capta a meraviglia ogni anche minimo fremito d'un tempo in cui nessuno sa più a che santo votarsi».

Persone citate: Fellini, Moretti, Nanni Moretti

Luoghi citati: Italia