Casalegno giornalista e patriota

Casalegno giornalista e patriota Così lo descrivono i vincitori del concorso indetto dalla «Stampa» a vent'anni dalla morte Casalegno giornalista e patriota «Uno dei pochi che diedero tutto per i propri ideali» mi RE studenti ili del Liceo Alfieri di Traino sono i vinsi Icitori del concorso indetto da La Stampa nelle scuole superiori della provincia di Torino per ricordare i 20 anni della tragica morte di Carlo Casalegno. Sono Chiara Palanza, Luca Vicarioli e Irene Novello, della IH B, dei quali pubblichiamo l'elaborato. La commissione giudicatrice, composta da giornalisti, ha scelto questo testo per l'efficacia e la concretezza con la quale i tre autori, oltre a mettere a fuoco la figura di Carlo Casalegno e la sua battaglia per il rinnovamento dello Stato, hanno condotto una indagine fra gli altri studenti per sapere che cosa significhi oggi lo Stato per ciascuno di loro. Al progetto Carlo Casalegno hanno aderito licei classici, scientifici, istituti tecnici e magistrali di Torino e della provincia, dove si sono letti e discussi con gli insegnanti gh' scritti del giornalista ucciso dalle Brigate rosse e si sono svolti vari incontri con redattori della Stampa che di Casalegno erano stati colleghi sul lavoro. Il progetto invitava anche gli studenti coinvolti a elaborare un testo sul tema: «La lezione di Carlo Casalegno: rinnovare lo Stato per difendere i cittadini. Che cos'è per te lo Stato?». Sono giunti al nostro giornale 50 elaborati, di nove scuole, tutti frutto di un notevole impegno, singolo o di gruppo, anche con ricerche sul campo. Oltre al testo scelto, la commissione giudicatrice ha apprezzato particolarmente lo scritto di Maruida Testa, del liceo classico Botta di Ivrea, HI B, che mette bene in luce il duplice rapporto di Casalegno con lo Stato, da difendere nei suoi valori e da correggere nei suoi errori. E ha fatto una serie di segnalazioni per altri elaborati. Fra gli interventi singoli, sono da ricordare quelli di Mirko Aimoni- no, Antonella Valente e Giuseppe Ientile, dell'Ite XXV Aprile di Cuorgnè, quarta I geometri (classe partecipante al progetto con ben venti contributi); di Chiara Bertino, Claudia Di Lorenzo e Diego Gagliardi, del liceo scientifico Cattaneo di Torino, ni L; di Bossella Anna Di Biase, liceo scientifico Gobetti di Venaria, V C; di Luca Bosso Mos, liceo scientifico Martinetti di Caluso, V E; di Michele Billia, Massimo Massimilla, Roberta Poli, ancora del liceo Botta di Ivrea, ni B. Fra gli elaborati di gruppo, in prima fila la quinta ginnasio del liceo Rosmini di Torino: dove quattro alunni, Filippo Armelhno, Silvia Cammarano, Paola Martinatto e Carlo Verri hanno messo insieme un ampio rapporto su tutti i problemi che la lezione di Casalegno ci obbliga ad affrontare. Interessante anche il testo giunto dall'Istituto La Salle di Traino, IV geometri A, con l'impegno di nove ragazzi (Luca Boffardi, Luca Carpegna, Maurizio Celante, Alberto Ferrerò, Luca Mundo, Alessandro Musso, Mauro Porrino, Stefano Sola e Alessandro Usciatta) che hanno condotto una serie di interviste fra coetanei; e il rapporto di sei ragazzi del liceo scientifico Volta di Traino, n E (Ali ce Fabbrigiotti, Francesca Grassia, Miriam Notaro, Elena Accortanzo, Stefania Pugliese, Anna Tom ba). [r. s.l Inchiesta tra gli studenti torinesi su cos'è lo Stato: «Ipiù si disinteressano, molti lo rifiutano» Da sinistra, Giuseppe Mazzini e Giuseppe Garibaldi. A destra, Arrigo Levi Carlo Casalegno. «La Stampa» gli ha dedicato un concorso tra le scuole superiori della provincia di Torino per ricordare i 20 anni dalla tragica morte

Luoghi citati: Caluso, Cuorgnè, Ivrea, Torino, Venaria