Il gip bacchetta il pool «l'accusa non sta in piedi» di P. Col.

Il gip bacchetta il pool «l'accusa non sta in piedi» Processo Lentini (imputati Berlusconi, Galliani, Berruti) Il gip bacchetta il pool «l'accusa non sta in piedi» MELANO. Per le difese è quasi una vittoria. Per l'accusa, un semplice aggiustamento di tiro. Con la decisione di aggiornare al prossimo 28 maggio l'udienza preliminare per l'inchiesta sul pagamento in nero del calciatore Gianluigi Lentini, il gip Guglielmo Leo ha comunque voluto tirare ima bacchettata al pool di Mani pulite. Il giudice ha infatti invitato i pm a riformulare l'imputazione di falso in bilancio contestata nella richiesta di rinvio a giudizio per Silvio Berlusconi, Adriano Galliani, Massimo Maria Berruti e Paolo Berlusconi (nei confronti del quale però l'accusa ha chiesto l'archiviazione). «Non ritiene questo giudice scrive il gip nel provvedimento che, sullo stato degli atti possa essere disposto il giudizio nei confronti di uno o più imputati, per il fatto attualmente contestato». E prosegue: «Non si tratta, o almeno non si tratta ancora di ima valutazione di insufficienza degli elementi di prova disponibili ai fini della decisione sulla richiesta di rinvio a giudizio». Secondo il gip nelle accuse formulate dai pm non è chiaro se l'imputazione di falso in bilancio riguardi il Milan o la Fininvest, atteso il fatto che per l'acquisto del calciatore, oltre al pagamento regolare di 18 miliardi, vennero versati, estero su estero, 10 miliardi in nero all'ex presidente del Torino Mauro Borsano. «Ebbene, in prospettiva siffatta, l'accusa risulta ^dimostrata... Vi sono piuttosto elementi già raccolti... che suggeriscono Tipo tesi di pagamenti effettuati da terzi per conto o nell'interesse del Milan». Per il difensore di Berlu sconi, avvocato Ennio Amodio, con questo provvedimento «è la prima volta che un gip scardina l'impianto accusatorio del pool di Mani pulite in uno dei processi a carico di Silvio Berlusconi. Forse stiamo uscendo dalla stagione dell'emergenza». [p. col.]