Sulla scia di Celli una catena di fughe

Sulla scia di Celli una catena di fughe Condannato a 21 anni, il mafioso era stato scarcerato per la scadenza della custodia cautelare Sulla scia di Celli una catena di fughe Scompaiono il re della droga Cuntrera e 2 rapitori sardi ROMA. L'«effetto Gelli» dilaga. Dopo l'ex capo della P2 a scomparire è un pezzo da 90 dei narcoboss, mentre anche due rapitori sardi svaniscono nel nulla. Tre fughe clamorose nel giro di poche ore, rese possibili da un tempo morto della giustizia, tra la sentenza di secondo grado e quella definitiva, quando in genere - come in questi casi - i tempi della custodia cautelare sono scaduti. Così, nonostante su una sedia a rotelle, Pasquale Cuntrera, 63 anni, ha fatto perdere le proprie tracce dopo essere uscito di prigione. L'uomo che per decenni era stato il re del traffico di droga tra Sicilia e America è stato scarcerato dalla Cassazione il 5 maggio: secondo i giudici, era da considerarsi illegittimo il congelamento dei termini di custodia, dato che il processo d'Appello era stato fissato in ritardo. Il boss, la cui carriera era stata ricostruita dalle indagini di Giovanni Falcone, è stato condannato a 21 anni dalla quarta sezione del tribunale di Palermo e poi dalla terza sezione della corte d'Appello. Domani, la suprema corte avrebbe dovuto decidere se confermare la sen¬ tenza. Agli altri due fratelli del boss, Paolo e Gaspare, sui quali pende una condanna a 15 anni, fu impedito di scappare dopo una scarcerazione disposta per motivi anàloghi, con un nuovo ordine di custodia. La corte d'Appello di Palermo ne ha emesso uno nuovo anche nei confronti di Pasquale 1' 11 maggio, ma quando, il giorno stesso, gli agenti sono andati a casa sua a Ostia per notificarglielo, il boss non c'era. Lo stesso è accaduto agli mdirizzi di Agrigento e Siculiana, sua città d'origine. Ora Cuntrera è ricercato anche fuori d'Italia: la procura di Palermo ha fornito alla polizia una serie di indicazioni utili sui suoi possibili rifugi. Così come era accaduto per Gelli, anche in questo caso-la decisione della Cassazione è giunta al palazzo di Giustizia di Palermo per fax. «Ci siamo attivati immediatamente appena avuta notizia della scarcerazione», ha detto ieri il procuratore generale Vincenzo Rovello: «Un nuovo prowedimento di cattura è stato richiesto alla corte d'Appello, che lo ha tempestivamente emesso. Ora ci auguriamo che venga di nuovo arrestato». Di fatto, si è a ima clamorosa replica del caso Gelli. Accade il 4 maggio, quando alla questura di Arezzo arriva l'ordina d'esecuzione della condanna a 8 anni e 6 mesi per il Venerabile, a seguito della sentenza definitiva sul crac dell'Ambrosiano emessa dalla Cassazione il 22 aprile: a Villa Wanda gli agenti scoprono che è fuggito. E dopo la scomparsa dell'ex capo della P2 altri hanno seguito l'esempio, come Cannine Sale e Alberto Noli condannati, nei giorni scorsi, a 19 e 22 anni per aver rapito nell'87 Piera Demurtas. Quando i militari sono andati a Orgosolo per arrestarli dei due non c'era traccia. Una prassi che dilaga: secondo il leader storico dei Movimenti Riuniti, Mario Almerighi, nel '95 il 90 per cento dei condannati con sentenza definitiva è sfuggito al carcere. Su 68 condannati con sentenza irrevocabile solo 5 sono finiti in galera. Gli altri, 9 su 10, se la sono squagliata. Una situazione che - secondo Almerighi - nasce dal fatto che l'Italia è l'unica nazione in cui la sentenza viene eseguita solo dopo il terzo grado di giudizio e dopo un processo che dura in media 10 anni. [r. cri.] Ai due fratelli del narcoboss Paolo e Gaspare condannati a 15 anni è stato impedito di scappare con un nuovo ordine di custodia La Cassazione scarcera Cuntrera: giudica illegittimo il congelamento della custodia cautelare, dato che il processo d'Appello era stato fissato in ritardo. Il boss esce dal carcere di Parma e da quel momento se ne perdono le tracce Il carcere di Parma invia, per posta, la notifica della scarcerazione alla questura. 11 ! La Corte d'Appello di Palermo emette un nuovo ordine di il maggio carcerazione per evitare la fuga del mafioso. 11 ! maggio, Lo Sco, il Servizio centrale operativo della polizia, controlla a Ostia, Siculiana e Agrigento ma Cuntrera è scomparso. La Cassazione deve decidere se confermare la condanna al boss a 21 anni di carcere. IL VENERABILE IN FUGA Mì La Cassazione condanna Gelli a 8 anni e 6 mesi di carcere per il crack aPnle \ del Banco Ambrosiano. Alla questura di Arezzo arriva l'ordine 1 , di esecuzione della condanna, ma gli maggio t agenti che si recano a Villa Wanda scoprono che il venerabile è fuggito. IL BUCO NERO TRA IL SECONDO GRADO E LA CASSAZIONE III sistema giudiziario italiano, unico al mondo, prevede che si possa eseguire la detenzione solo dopo la decisione delia Cassazione. lOgni detenzione precedente viene considerata custodia cautelare e dunque provvedimento eccezionale. I Visti i tempi lunghissimi della giustizia, in genere i termini della custodia cautelare scadono prima della sentenza definitiva e, quindi, scatta la scarcerazione. IA parziale correzione di questo meccanismo, è previsto un mandato di cattura per pericolo di fuga. Ili 90% dei condannati con sentenza definitiva è sfuggito al carcere. ■ Su 68 condannati irrevocabili solo 5 sono finiti in prigione. Gli altri sono fuggiti. ■ I condannati a pene detentive con sentenze di vario grado sono stati ,125.000, ma di questi hanno pagato con il carcere solo 37.915, il 30% ■ Dei condannati in primo grado il 93% non è finito in cella. Nella foto, Cuntrera. Nel grafico le vicende del boss e di Gelli