Benigni promosso dai critici francesi
Benigni promosso dai critici francesi Benigni promosso dai critici francesi CANNES. Roberto Benigni torna a lavorare sul set di «Asterix», ma è ancora emozionato dal successo trionfale de «La vita è bella» al Palazzo del cinema. Dice: «Non me l'aspettavo. Quell'applauso enorme m'ha fatto sentire come cullato e abbracciato dalla mamma, come sventolato e rinfrescato da una palma. I battimani non finivano più, la gente sarebbe andata avanti chissà quanto, gli organizzatori hanno dovuto chiedermi d'allontanarmi per lasciar posto al film seguente». «La vita è bella» è piaciuto anche alla maggioranza dei suoi primi critici. «L'Humanité», quotidiano del partito comunista francese, è il solo a dare un giudizio negativo di leso Olocausto: «Benigni ha voluto fare l'impossibile: rappresentare la Shoah in forma di favola comica. Nel migliore dei casi è un fallimento, nel peggiore dei casi è osceno... Non tutti sono Chaplin... Oltre la costernazione - è un eufemismo - s'è pure trovata gente pronta ad applaudire...». «Le Monde» pone lo stesso problema in termini più articolati, problematici, e conclude: «La regìa mette lo spettatore in grado di amare e seguire una storia commovente vivacizzata da tocchi d'umorismo riproducendo schemi noti, ma mette a disagio quando una scena spinge troppo oltre il paradosso di far ridere in un campo della morte...». «Le Figaro»: «Roberto Benigni può adesso sognare la Palma d'oro. Il suo film è una meraviglia... (il finale) è meravigliosamente condotto, con intelligenza e sensibilità... la vittoria assoluta dell'amore sull'odio, del sogno sulla realtà... un messaggio eterno, esaltante da ascoltare». «Liberation»: «Benigni ha vinto la sua folle scommessa... grazie al famoso sguardo di poeta-bambino lubrico che seduceva Fellini. Ci sono pezzi di bravura degni di Lubitsch...». «France-Soir»: «La commedia dell'arte al suo livello più alto... Arriva l'Italia con maestria». «Variety» loda la «formidabile performance» del protagonista, e dice del film: «Sfilacciato, leggero e mancante di ritmo, ha tuttavia abbastanza pathos e umorismo vincente da dare a Benigni il migliore avvio verso il successo internazionale». [1. t.] , „ .; 1 |h, << , «I 1 1» | Roberto Benigm in una scena de «La vita e bella» La maggioranza dei critici francesi I'ha osannato II regista dopo il successo al Palazzo del cinema torna a lavorare sul set
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