Confindustria, nozze in vista con Intersind

Confindustria, nozze in vista con Intersind Accordo imminente Confindustria, nozze in vista con Intersind ROMA. Diplomazia al lavoro per completare lo scacchiere del nuovo Consiglio direttivo della Confindustria che verrà eletto giovedì pomeriggio dopo l'assemblea annuale. Se per alcuni nomi di spicco la decisione sembra presa, per altri il quadro è ancora in movimento. Sempre più accreditato sembra l'ingresso in Viale dell'Astronomia di Paolo Cantarella mentre Cesare Romiti si appresta a lasciare la Fiat. Un nome, quello di Cantarella, per alcuni industriali «scontato» così come sembra certo l'ingresso del presidente dell'Assolombarda Benito Benedini. In movimento, invece, resta ancora la rappresentanza veneta: Nicola Tognana e Luigi Arsellini sono in pole position anche se, secondo quanto si apprende, non sembrano tramontate le candidature di Ivano Beggio e di Giuliano Tabacchi (presidente Salilo). Ma l'assemblea annuale della Confindustria quest'anno potrebbe sancire un altro importante traguardo: il «matrimonio» tra industria pubblica e privata, con l'ingresso ai vertici della Confederazione di altri nomi di rilievo. Secondo quanto si apprende, infatti, sarebbe imminente lo scioglimento dell'Intersind, l'associazione che raggruppa le aziende pubbliche. L'Intersind aderisce già da alcuni anni alla Confindustria, ma l'eventuale scioglimento comporterebbe l'adesione diretta delle imprese alla Confederazione. Domani - sempre secondo le stesse fonti - al termine dell'assemblea privata che come di consueto precede l'assise pubblica, il presidente dell'Iri Gian Maria Gros-Pietro potrebbe incontrare i vertici della Confederazione per firmare un'intesa. Lo scioglimento dell'Intersind, già deliberato dall'Iri e sostenuto dallo stesso presidente Gian Maria Gros-Pietro, potrebbe portare nel direttivo, secondo alcune indiscrezioni, il presidente di Telecom, Gianmario Rossignolo, ed il consigliere d'amministrazione dell'Iri Alberto Tripi.

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