Una terapia d'urto per il Sud

Una terapia d'urto per il Sud Prodi giovedì presenta il piano ai sindacati. Slitta ancora l'Agenzia Una terapia d'urto per il Sud Cantieri e 40patti d'area ROMA. Il governo esce allo scoperto sul tema angoscioso della disoccupazione nel Mezzogiorno. Nel corso di un lungo vertice a Palazzo Chigi, presieduto da Romano Prodi, precisa in un documento (che sarà presentato giovedì ai sindacati) le <dinee guida» della sua strategia per il rilancio dello sviluppo e dell'occupazione sopratutto nelle zone più arretrate e povere del Paese. Il ministro del Lavoro Tiziano Treu anticipa che, nel quadro dei complessi interventi previsti a diversi livelli e con molteplici strumenti, l'esecutivo conta di far decollare entro la fine dell'anno nel Sud 40 tra patti territoriali e contratti d'area finalizzati a migliorare sensibilmente l'economia delle singole località e a creare un consistente numero di nuovi posti di lavoro. Altri punti di attacco indicati nel documento: forte impulso agli investimenti in opere pubbliche (29 mila miliardi), apertura nel '98 di cantieri per un totale di 13.460 miliardi di lire di cui 6335 direttamente nelle regioni meridionali, «movimentazione» di altri 15.894 miliardi a seguito delle opere «immediatamente cantierabili». Slitta, invece, per «mancanza dei tempi tecnici», l'approvazione dell'Agenzia per il Sud già prevista nel Consiglio dei ministri di venerdì. Al vertice hanno partecipato i ministri del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi, dell'Industria Pierluigi Bersani, del Lavoro Tiziano Treu, delle Finanze Vincenzo Visco, dei Lavori pubblici Paolo Costa, della Funzione pubblica Franco Bassanmi, dell'Ambiente Edo Ronchi, dell'Agricoltura Michele Pinto e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Micheli. Si è confermato che, insieme ai patti territoriali e ai contratti di area, dovranno partire molti altri interventi ed iniziative capaci complessivamente di dare mia prima significativa spallata all'incubo della disoccupazione. La mobilitazione dell'intero sistema sarà necessaria per raggiungere lo scopo di un vero decollo del Mezzogiorno: si sperimenteranno forme di realizzazione che utilizzino, in modo integrato, le risorse pubbliche disponibili, i fondi strutturali comunitari e il ricorso alla finanza di progetto. In particolare saranno coinvolti i privati nel cofinanziamento di parte delle infrastrutture produttive nel Sud, in analogia con le esperienze positive di altri Paesi europei, allo scopo di garantire un flusso sufficiente di risorse, la tempestività delle realizzazioni nonché una selezione efficiente dei progetti. E per stimolare l'interesse dei privati si ribadisce la scelta di una politica di concessioni che affidi, mediante gara, la costruzione e la gestione delle opere per un periodo determinato, coadiuvato da una politica tariffaria adeguatamente incentivante. Le Regioni avranno ampio spazio per dimostrare la loro vitalità nella soluzione del nodo sviluppo-occupazione. Stabilite dal Cipe le direttrici e i principi di intervento, in una fase di concerta¬ zione governo-Regioni basata su un rapporto paritario saranno adottate di comune accordo le decisioni attuative in tema di investimenti. Nello stesso tempo sarà data integrale attuazione al pacchetto Treu sulla flessibilità del mercato del lavoro, con l'estensione del lavoro interinale e le misure a favore dell'occupazione giovanile. Gian Carlo Fossi CAMPANIA PUGLIA 596.000 ISCRITTI AL COLLOCAMENTO 19% IL TASSO DI DISOCCUPAZIONE iÒTAMENTO 25^5% iL TASSO DI DISOCCUPAZIONE 100.000 GU ESPULSI DAL CIRCUITO DEL LAVORO NEGLI ULTIM110 ANNI BASILICATA 131377 ISCRITTI AL COLLOCAMENTO 82.213 DISOCCUPATI 49.364 IN CERCA DI PRIMA OCCUPAZIONE 31,23% IL TASSO DI DISOCCUPAZIONE 800.000 DISOCCUPATI 416400 IN CERCA DI PRIMA OCCUPAZIONE 24,3% IL TASSO DI DISOCCUPAZIONE CALABRIA 190.090 ISCRITTI AL COLLOCAMENTO 23,5% IL TASSO Di DISOCCUPAZIONE 697.000 FORZA LAVORO 334000 OCCUPATI

Luoghi citati: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Roma