«I disagi restano»

«I disagi restano» «I disagi restano» Il Codacons: più giusto non far pagare i biglietti ROMA. «Scioperi vietati d'estate? Se vogliono davvero fare gli interessi dei viaggiatori le soluzioni sono altre». Carlo Rienzi, avvocato e presidente dell'associazione di consumatori Codacons, liquida così la proposta di nuove relazioni sindacali nel settore dei trasporti. Sarà sempre meglio che rischiare di rimanere bloccati ad agosto con le valigie in qualche aeroporto o stazione, non crede? «Ma no, questa soluzione presenta troppe incongruenze. Innanzitutto non è l'estate intera il periodo di massima mobilità, ma un intervallo molto più ristretto. Tra uno sciopero il 20 giugno e uno il 22 non c'è differenza. I problemi sorgono in occasioni di particolari ricorrenze, come festività infrasettimanali o "ponti"». La bozza di accordo tra sindacati, aziende e governo prevede i cosiddetti «periodi caldi»... «Ma non riuscirà mai a prevedere tutto e a evitare grossi disagi a chi viaggia. I pendolari, per esempio: bisognerebbe escludere lo sciopero in determinate fasce orarie. Noi, invece, da tempo chiediamo che gli scioperi nei trasporti siano diversi da quelli tradizionali. E per tutto l'anno». Cioè? «Lo sciopero dei biglietti: gli utenti non pagano e così finiscono per solidarizzare con i lavoratori. L'unica a essere danneggiata ò l'azienda». La frammentazione dei sindacati ha reso più difficile viaggiare? «No, la situazione è migliorata negli ultimi tempi. A creare disagi oggi sono le astensioni dal lavoro indette dai comitati di base, che non rispettano i giorni di preavviso, o le aziende stesse. Nel settore del trasporto aereo, per esempio, alle compagnie può far comodo uno sciopero perché le obbliga a sopprimere voli che altrimenti sarebbero in perdita, concentrando i passeggeri su altri». [s. man.] «Laverà protesta non deve ricadere sulle spalle di chi viaggia» «Laverà protesta non deve ricadere sulle spalle di chi viaggia»

Persone citate: Carlo Rienzi

Luoghi citati: Roma