La Maturità reinventa il tema

La Maturità reinventa il tema Gli studenti potranno scrivere un breve saggio, una recensione o una sceneggiatura La Maturità reinventa il tema Dalprossimo anno esame tutto nuovo 6°ROMA. Sparisce il giudizio di ammissione da parte del consiglio di classe, il voto viene espresso in centesimi (60/100, il punteggio minimo per essere dichiarati maturi), la prima prova scritta da semplice «tema» si trasforma e raddoppia, diventando «dimostrazione della padronanza della lingua italiana e dell'espressività e creatività personale del candidato» oppure un breve saggio, mentre la terza prova si trasforma in una verifica a tutto campo della preparazione raggiunta dal candidato nelle materie dell'ultimo anno ——— attraverso quesiti e soluzione di casi pratici e professionali. Inoltre, vengono introdotti i concetti di «credito scolastico» e «credito formativo»: questo il nuovo esame di Stato che entrerà in vigore con l'anno scolastico '98-'99, il cui schema di regolamento è stato inviato al Parlamento e al Consiglio di Stato dal ministro Luigi Berlinguer. Accedono quindi all'esame di maturità tutti coloro che hanno frequentato l'ultimo anno di scuola secondaria superiore e il consiglio di classe non effettua la selezione tra i candidati. E' anche prevista la possibilità di essere ammessi all'esame con l'abbreviazione di un anno per merito (se si ha la media dell'8) o per ragioni connesse all'assolvimento degli obblighi di leva. Tra le principali novità, là possibilità di scelta per la prima prova scritta: oltre al «tema», ci si potrà cimentare in un breve saggio, una recensione, una sceneggiatura o l'analisi o commento di un testo letterario o non letterario. La seconda prova continuerà a riguardare una delle materie caratterizzanti lo specifico corso di studi frequentato. Nella terza prova, invece, è prevista la trattazione sintetica di argomenti di studio attraverso quesiti a risposta singola o multipla, sviluppo di progetti o altro, secondo il corso frequentato. Questa prova sarà predisposta dalle commissioni esaminatrici che potranno avvalersi del supporto specialistico dell'Osservatorio nazionale (istituito nel Centro i tdi dostutti cofrequescuolain sesè il mdichia europeo dell'educazione). Per facilitare il lavoro delle commissioni, particolarmente nei primi anni di applicazione, l'Osservatorio fornirà il sostegno tecnico tramite un archivio nazionale di «quesiti strutturati a risposta chiusa». Quanto al colloquio, verterà su argomenti di carattere multidisciplinare attinenti ai programmi e al lavoro didattico dell'ultimo anno. Inizierà con un argomento o con la presentazione di esperienze di ricerca o di im progetto, anche in forma multimediale, proposti dal candidato. Proseguirà su argomenti predefiniti dalla commissione. Gli argomenti possono essere introdotti tramite la proposta di un testo o un documento di cui il candidato individua le componenti culturali e le discute. A garanzia della massima trasparenza, il consiglio di classe entro il mese di maggio elaborerà per la commissione d'esame un documento sull'azione educativa e didattica realizzata nell'ultimo anno di corso. Le commissioni saranno composte fino a un massimo di 8 da un numero pari di membri interni ed esterni e saranno affiancate da un presidente esterno. Veniamo, quindi, alle «new entry»: il «credito scolastico» e il «credito formativo». Il primo sosti¬ tuisce la valutazione del curriculum di studi: è un punteggio attribuito dal consiglio di classe nello scrutinio finale di ciascuno degli ultimi tre anni «a ogni alunno che ne sia meritevole» (non necessariamente a tutti). Il «credito formativo» consiste in qualsiasi esperienza qualificata culturale, artistica, sportiva e lavorativa da cui derivino competenze coerenti con il tipo di corso frequentato. [Agi] Un insieme di 3 prove più un colloquio Il voto sarà espresso in centesimi li giorno della maturità Dal prossimo anno via alla riforma

Persone citate: Luigi Berlinguer

Luoghi citati: Roma