I'India: il Pakistan faccia pure la Bomba

I'India: il Pakistan faccia pure la Bomba Il governo di New Delhi «non ha obiezioni» al programma nucleare del vicino nemico I'India: il Pakistan faccia pure la Bomba Gli ultra hindu: un tempio sul luogo dell'esplosione NEW DELHI. Incurante dei gravi rischi di destabilizzazione nella regione, il governo di New Delhi continua a difendere i suoi test nucleari. Jaswant Singh, esponente di spicco del Bharatiya Janata Party, il partito nazionalista hindu al potere in India, riconosce il diritto del governo di Islamabad ad agire nell'interesse della propria difesa. Ma ha aggiunto che le relazioni tra i due Paesi confinanti - e nemici da sempre dovranno essere regolate da un principio «di eguali e legittimi interessi di sicurezza». Shigh, analista economico e vicepresidente della commissione Pianificazione, ha ammesso che «difficilmente l'India potrebbe contestare al Pakistan un diritto che rivendica per sé». Tuttavia il dirigente hindu ha ribadito l'interesse del governo a migliori relazioni con il Pakistan: «Il nostro auspicio è che nonostante i recenti sviluppi le nostre relazioni continuino a migliorare». Resta il fatto che i premier dei due Paesi non hanno più avuto contatti sin dai test atomici di lunedì e mercoledì scorsi. La mancata approvazione del G8 di sanzioni globali contro l'India ha fatto risalire la Borea di Nuova Delhi confortata già dalle dichiarazioni del premier Atal Biliar Vajpayee secondo cui le sanzioni economiche imposte da Stati Uniti, Giappone e altri Paesi non inficieranno la crescita economica, ma ha acceso le proteste di Islamabad, tant'è che l'amministrazione e il congresso americani stanno valutando la possibilità di attenuazione dell'embargo militare per persuadere il Pakistan a desistere dalla tentazione di procedere a test nucleari. La Commissione senato per i Servizi segreti ha preso atto dell'intenzione del Congresso di esaminare entro questa settimana la revoca dell'embargo del 1990 per la vendita di materiale militare al Pakistan, che consentirebbe di sbloccare la consegna eh 28 caccia F-16. Nel definire «un fatto molto triste» gh esperimenti nucleari condotti dall'India, il presidente degb' Stati Uniti Bill Clinton ha detto di continuare a nutrire la speranza eh persuadere il governo pakistano a non procedere a test nucleari dimostrativi che potrebbero scatenare nella regione mia corea al riarmo. «Dobbiamo trovare una via d'uscita», ha detto il capo della Casa Bianca nella conferenza stampa conclusiva del G-8. Mosca da parte sua ha lanciato un monito al governo di Islamabad cui fa sapere, per bocca del portavoce presidenziale Serghei Yastrzhembsky, che qualo- IL «CLUDELL'AHi ra procedesse a test nucleari la reazione intemazionale sarebbe «forte quanto quella avuta nei confronti dell'India». A Pechino 0 ministro degli Esteri pakistano Shamshad Ahmad ha avuto uno scambio di vedute con i dirigenti cinesi altrettanto allarmati dai test nucleari indiani. La Cina è da tempo sospettata di aiutare i programmi nucleari e missilistici pakistani, accusa respinta dal governo cinese. E' certo però che le recenti scelte di Nuova Delhi hanno dato nuovo impulso all'alleanza tra Islamabad e Pechino. L'organizzazione integralista induista «Vishwa hindu Parishad» (Vhp) ha annunciato l'intenzione di costruire un tempio nei pressi del Poligono di Pokhran, nel deserto nordoccidentale del Rajahstan, per commemorare i test nucleari della scorsa settimana. Il presidente del Vhp, Ashok Singhal, ha dichiarato al giornale «the Pioneer» di New Delhi che il luogo dove sorgerà il «shakti peeth» - «dimora dell'energia cosmica» - sarà scelto «in consultazione» con rispettati leader spirituali induisti. «Il tempio simboleggerà il ritorno dell'India come potenza - ha spiegato Singhal -. L'India vuole essere potente nell'interesse della pace mondiale. Non vi può essere pace senza potenza». le. st.] Clinton insiste con Islamabad e promette 28 caccia F-16 in cambio della rinuncia a nuovi test IL «CLUB» DELL'ATOMO POTENZE NUCLEARI DICHIARATE POTENZE NUCLEARI NON DICHIARATE STATI Hi AD ALTO RISCHIO ©RAM BRETAGNA m URIA Q ISRAELE SITO DEI TEST NUCLEARI INDIANO RAGGIO DEI I MISSILI INDIANI «Vogliamo pane, non bombe» Ma in India il manifestante anti-nucleare è isolato

Persone citate: Atal, Bill Clinton, Borea, Clinton, Janata, Jaswant Singh, Serghei Yastrzhembsky