Prima perizia su Bilancia Guerra fra difesa e procura di Massimo Numa

Prima perizia su Bilancia Guerra fra difesa e procura Prima perizia su Bilancia Guerra fra difesa e procura INTERROGATO A SAVONA SAVONA ISPIACIUTO. Donato Bilancia, il serial killer della Liguria, interrogato ieri dai pm savonesi, ha detto di «essere pentito di quel che ha fatto, all'improvviso avvertivo un impulso irrefrenabile...». Ieri è stato sottoposto alla prima perizia psichiatrica: l'hanno decisa, a sorpresa, i pm che indagano sui delitti delle prostitute. Bilancia si è già attribuito 17 delitti ma respinge con decisione l'accusa di aver «giustiziato», il 5 febbraio '97, anche la prostituta albanese Donika Hoxhollari, forse vittima di una guerra di racket. I presunti assassini sarebbero stati già individuati dalla squadra mobile di Savona. Confermando i verbali giù resi al pm di Genova, Bilancia si dichiara responsabile «solo» della morte di Stela Truya, albanese, uccisa a Varazze; di Liudmyla Zubkova, ucrai- na, e di Valbona Mema-alias Kristina Kwalla, eliminate a Pietra Ligure. Su questi episodi, avvenuti tra il marzo e l'aprile '98, non aggiunge altri particolari, e si avvale della facoltà di non rispondere. La perizia effettuata dallo psicologo Marco Lagazzi, ha lo scopo di verificare le condizioni psichiche di Bilancia e si svolge subito dopo il breve interrogatorio, senza il difensore. Tra l'avvocato Enrico Franchini e il procuratore capo Vincenzo Scolastico divampa una dura polemica. L'avvocato: «Sono contrariato per l'iniziativa assunta dalla procura di Savona: i patti erano diversi. La perizia su Bilancia avrebbe dovuto essere effettuata nei tempi e modi concordati. E' stato un "colpo di teatro" che ci ha colto di sorpresa». Secca la replica del procuratore Scolastico: «Ci sono atti che il pm può fare senza che lo sappia il difensore. Noi applichiamo la legge». Donato Bilancia arriva al palazzo di giustizia di Savona, dal carcere di Marassi, intorno alle 15, a bordo di un cellulare della Polizia penitenziaria. Le eccezionali misure di sicurezza sono state disposte per proteggere la «privacy» del pluri-assassino che non «gradisce» fotografie e videoriprese. Anzi, contesta i giornalisti: «Adesso saltano fuori dappertutto i miei "amici" - ha detto ai pm -, donne, ex fidanzate, compagni di gioco, di bar e di scuola... Molti si sono inventati tutto». Dai verbali secretati filtrano poche indiscrezioni. Bilancia non vuole spiegare le ragioni che l'hanno spinto a uccidere; si richiama solo a un misterioso trauma subito molti anni fa che - con il trascorrere degli anni - si è trasformato in un odio feroce contro le donne. «Ho ucciso perché le prostitute mi deridevano». Non vuole né confermare, né smentire se la «scelta» delle vittime era casuale o secondo un piano di morte già da tempo deciso. E' apparso smagrito, la barba lunga, molto diverso dall'immagine scattata subito dopo l'arresto. Indossa la stessa tuta da ginnastica, scarpe sportive bianche. Si copre il volto con un berretto blu. Educato, mite. Risponde lentamente, con una notevole proprietà di linguaggio, riflettendo per qualche istante, e cerca sempre con lo sguardo l'assenso del suo legale; parla con la voca «re¬ ca e bassa», descritta dal viado Lorena, unico sopravvissuto al massacro di Novi. Fuma ininterrottamente sigarette «Alfa» e si interrompe solo ima volta per chiedere una pausa. Le domande che il perito dei pm ha posto al serial killer riguardano il movente dei delitti: Bilancia, su questo aspetto, ha dato risposte contraddittorie: «Avevo bisogno di soldi per continuare a giocare al casinò...». Però sui corpi delle vittime sono state trovate tracce di liquido seminale, da cui è stato ricavato il dna dell'assassino. Interrogativo agghiacciante: i rapporti sessuali con le prostitute uccise sono avvenuti prima o dopo la morte? Lui alterna momenti di disperazione e lunghe pause di assenza. Presto sarà interrogato per i delitti dei treni. Massimo Numa Il procuratore Vincenzo Scolastico

Luoghi citati: Genova, Liguria, Pietra Ligure, Savona, Varazze