Cicerone ha messo l'auricolare di Gabriele Beccaria

Cicerone ha messo l'auricolare I giapponesi soppiantano con l'elettronica gli accompagnatori urlanti Cicerone ha messo l'auricolare LI vedi che si disperdono, silenziosi. Nessuno osa aprire bocca, se non la guida, impassibile. Ma più che parlare mormora, con le labbra sottili che sfiorano il microfonino di tipo aeronautico. E gli altri giapponesi ascoltano, con l'auricolare che invia le descrizioni puntigliose, in un innaturale a tu per tu elettronico. Dall'Italia al Medio Oriente, dall'America all'Asia, il turista del Sol Levante sta uccidendo i ciceroni, gli accompagnatori urlanti e a volte arrochiti, costretti a defatiganti tour oratori per descrivere l'imponenza del Colosseo o l'immensità del Grand Canyon. E' finita la loro lotta per contrastare la soglia del frastuono circostante e fini-, ti anche gli sforzi per mantenere viva l'attenzione (quando non si tratti di giapponesi o tedeschi) di visitatori distratti, accaldati, sbuffanti, esausti, assetati. D'improvviso, il salto di qualità tecnologico li trasforma in un'altra specie antropo¬ logica, smaterializzata, più autorevole. La voce è onnipresente, modula implacabile il mantra d'occasione intriso di storia e leggende e scivola, protettiva, sulla fragilità di quadri e colonne, rispettando la sacralità dei luoghi, che siano i Musei Vaticani o i templi di Giove e Bacco a Baalbek. Il collegamento via radio sta diventando il non plus ultra e sembra destinato a esaltare uno stile inconfondibile, quello dei guanti bianchissimi, dei cappellini parasole, dei portaceneri portatili, degli scatti e delle riprese ossessive. Oltre che una lezione di rispetto, è una comodità. Permette scampoli di quella libertà individuale che perfino i giapponesi cominciano ad apprezzare: ci si muove senza l'ossessione delle marce e delle soste da intruppati, finalmente scoprendo una prospettiva o un particolare altrimenti negati. Gabriele Beccaria

Persone citate: Bacco

Luoghi citati: America, Asia, Italia, Medio Oriente