OCCASIONE PER L'ITALIA di Maurizio Molinari

OCCASIONE PER L'ITALIA OCCASIONE PER L'ITALIA FIDEL Castro è quasi svenuto, l'iraniano Mohammed Khatami ha convocato d'urgenza a Teheran una riunione fra i suoi più stretti consiglieri, il colonnello libico Gheddafi si è chiuso nel silenzio del deserto della Sirte. E l'iracheno Tareq Aziz, di passaggio a Roma, ha addirittura balbettato l'aggettivo «positivo». La reazione emotiva dei leader degli Stati arci-nemici di Washington dà tutto lo spessore del passo compiuto ieri dal presidente americano Bill Clinton siglando con il britannico Tony Blair, presidente di turno dell'Ue, l'intesa per l'associazione commerciale transatlantica. L'intesa è stata resa possibile dal suo prologo: il compromesso sull'applicazione delle sanzioni americane nei confronti delle aziende europee che investono in Libia, Iran e Cuba, così come erano previste dalle leggi del Congresso degli Stati Uniti conosciute con i nomi di «D'Amato» ed «Helms-Burton». E' un compromesso che non ha né vinti né vincitori ma influirà profondamente sulle relazioni internazionali. Tony Blair (e l'Europa) ottengono l'impegno della Casa Bianca per la non applicazione delle sanzioni. Maurizio Molinari CONTINUA A PAG. 3 PRIMA COLONNA

Persone citate: Bill Clinton, D'amato, Gheddafi, Helms, Mohammed Khatami, Tareq Aziz, Tony Blair

Luoghi citati: Cuba, Europa, Iran, Italia, Libia, Roma, Sirte, Stati Uniti, Teheran, Washington