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L'ALLEGRO MANICOMIO INGLESE TURISMO E FOLLIA L'ALLEGRO MANICOMIO INGLESE SI', certo, Erasmo da Rotterdam scrisse nel 1509 «L'elogio della pazzia», una satira geniale, un inno alla tolleranza e alla moderazione: ma, diciamo la verità, non c'è popolo che consideri la follia una bella e importante virtù nazionale. Con un'eccezione, l'Inghilterra, dove l'eccentricità fiorisce da secoli, rigogliosa e rispettata. E' cosi nata l'idea annunciata, in questi giorni dall'ente britannico del Turismo, desideroso di accrescere il già ragguardevole numero di visitatori stranieri. L'idea è semplice. Si presenta quest'isola non più come un magnifico tempio di glorie passate e presenti, ma come un simpatico e allegro manicomio. La campagna della British Tourist Authority sarà combattuta mediante vistosi poster che saranno affissi in tutte le città europee. I primi, quelli già apparsi nel metrò parigino, mostrano quattro «normalissimi» inglesi, le cui bizzarrie e stravaganze giustificano il famoso giudizio espresso da Asterix «ils sont fous ces bretons». La trovata non ha ricevuto che lodi, non s'è udito un mormorio di protesta. Si spegne così «Cool Britannia», la Britannia trendy, alla moda, ma anche originale, nuova, in gamba, uno slogan che da qualche mese è divenuto un cliché, sfruttato ad nauseam, per fini politici, da portavoce e consiglieri di Tony Blair. Cool Britannia non è più cool, perché descrive una Inghilterra troppo angusta, un'isola popolata da idoli effimeri, popstars, filmstars e le stelle della moda, dello sport, ecc. L'Inghilterra «marta» è un'etichetta più ampia e duratura, l'eccentricità è una costante della vita nazionale. E' un anticonformismo che si manifesta in mille modi, dallo humour alle stramberie nella condotta e nell'abbigliamento: un'origi- Mario Ciriello CONTINUA A PAG. 6 SECONDA COLONNA