«Non vergogniamoci di essere vivi»
«Non vergogniamoci di essere vivi» «Non vergogniamoci di essere vivi» Ritarda ilpiano anti-frane, è rabbia tra la folla SARNO. Quaranta millimetri di pioggia per far scattare la fase di preallarme, 60 perché il pericolo incombente renda necessaria l'evacuazione generale. Sono i limiti fissati dagli esperti per mettere in moto la macchina organizzativa che deve impedire nuovi lutti e sciagure. Solo se le precipitazioni raggiungeranno le soglie stabilite si potranno temere ulteriori distacchi dello strato di terra che ricopre Pizzo d'Alvano e, quindi, frane e ondate di fango a valle. L'indicazione è contenuta nella mappa del rischio delineata da geologi ed ingegneri coordinati dall'Università di Salerno. La relazione, attesa con ansia ieri, sarà invece illustrata oggi pomeriggio dal sottosegretario Franco Barberi. E la fame di notizie e certezze acuisce l'esasperazione degli abitanti di Sarno. Alcuni cittadini hanno preteso di essere ricevuti dal sindaco, Gerardo Basile, urlando la loro rabbia: «Non dobbiamo vergognarci di essere vivi. Dovete dirci che cosa sta accadendo». La tensione si è materializzata in municipio, quando il capo del dipartimento della Protezione civile, Andrea Todisco, ha incontrato i giornalisti per la consueta conferenza stampa. Una cin¬ quantina di persone presenti hanno preteso subito informazioni: «Non è possibile che nessuno ci dica che cosa dobbiamo fare». Dopo insistenze e contestazioni, una delegazione è stata alla fine ricevuta dal sindaco. «Ma il rischio zero - ha avvertito Todisco - non esiste. Il nostro obiettivo è di rendere il rischio accettabile». Come? Le indicazioni saranno contenute nella relazione degli esperti: le conclusioni cui è giunto il pool dei tecnici saranno comunicate oggi da Barberi in primo luogo al presidente della Regione, Antonio Rastrelli (futuro e già contestato commissario per il dissesto idrogeologico), ai presidenti delle Province di Salerno e Avellino, ai sindaci e ai prefetti, convocati per la tarda mattinata a Sarno. Ieri Todisco ha anticipato i primi dati, a cominciare dalle soglie fissate per i piani d'emergenza. Sarà il pluviometro installato a Piano di Prato a fornire in tempo reale la misurazione della pioggia all'Università di Fisciano e alla Protezione civile a Roma. Il temporale che si è abbattuto venerdì a Quindici, ad esempio, ha prodotto in 10 minuti solo 8 millimentri, mentre le precipitazioni che hanno provocato il disastro in 48 ore raggiunsero quota 200 millimetri. Calcolato il livello di pioggia, sarà coinvolta - se necessario - la popolazione. E ieri su questo fronte si è aperta una nuova polemica che vede Radio Punto 0 Network - un'emittente privata cui il prefetto di Salerno ha affidato il compito di diffondere messaggi di pubblica utilità - accusare la Rai di aver oscurato il suo segnale, attivando nella zona un canale che «copre» con un fischio la frequenza. E mentre si tenta con difficoltà di gestire l'emergenza, una piccola, buona notizia arriva da Quindici: un vigile del fuoco si è calato in una fogna, ad una profondità di 8 metri, per salvare un cagnolino, finito chissà come laggiù almeno cinque giorni fa. Sarà la mascotte del campo base di Lauro e gli hanno già trovato un nome. L'hanno chiamato «Frana». Mariella Cirillo
Persone citate: Andrea Todisco, Antonio Rastrelli, Franco Barberi, Gerardo Basile, Mariella Cirillo, Todisco
Luoghi citati: Avellino, Lauro, Pizzo D'alvano, Prato, Roma, Salerno, Sarno
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