Eltsin ipoteca il G8 del Duemila

Eltsin ipoteca il G8 del Duemila Eltsin ipoteca il G8 del Duemila 1 E presenta a Clinton un altro candidato-erede UH INVITATO IMPAZIENTE BIRMINGHAM DAL NOSTRO INVIATO L'ultimo vertice bilaterale dentro il G8 è stato tra il primo e l'ultimo della compagnia: Bill Clinton e Boris Eltsin, America e Russia. Importante perché Clinton doveva verificare quali sono le sue quotazioni alla borsa del Cremlino, visto che il vertice vero, di turno, tra la superpotenza numero uno e l'ex superpotenza non si delinea a breve termine. Clinton ha già detto che non andrà a Mosca finché la Russia non ratificherà lo Start-2 e non ha ammorbidito, su questo punto, la sua posizione. Anzi, nell'ora buona di colloquio con Eltsin, ha espresso urgenza. GU esperimenti indiani, quello pakistano incombente, impongono un'accelerazione disarmistica nucleare ai detentori dei maggiori arsenah. Infatti la loro credibilità, come mentori, è inversamente proporzionale al numero di testate che mantengo- no. E ciò non può sfuggire in primo luogo a Washington. Eltsin - che vorrebbe Clinton a Mosca al più presto - conversando con i giornalisti ieri mattina dopo l'incontro, ha detto che il Cremli- no sarà pronto a ricevere il Presidente americano «dal prossimo luglio». C'è voluta prima la precisazione di Strobe Talbott, vicesegretario di Stato Usa, e poi quella di Jastrzhembskij, portavoce di Eltsin, per capire che non si trattava della data del nuovo vertice, ma di una «disponibilità mssa». Talbott, uscendo dall'hotel Hyatt, si limitava a comunicare che «Eltsin ha detto al presidente Clinton di essere certo che la Duma sta lavorando per una rapida ratifica». Secondo Jastrzhembskij, una volta ratificato lo Start-2 si potrà procedere velocemente verso lo Start-3, la cui «carcassa è già delineata». Dunque niente contrasti sul nucleare tra i due presidenti. Eltsin, in forma smagliante, sguardo vispo, ha incontrato un gruppo di businessmen britannici prima di ripartire per Mosca. Poco prima aveva presentato a Bill Chnton uno dei quattro governatori che l'hanno accompagnato a Birmingham. Nel caso specifico si trattava del quarantasettenne Dmitrij Ajatskov, governatore di Saratov. «Ecco, questo sarà il futuro presidente della Russia!», ha esclamato Eltsin con il suo diabolico sorriso, aggiungendo così un altro candidato alla Usta dei futuri presidenti mssi il giorno stesso in cui Aleksandr Lebed riceveva l'investitura dagli elettori di Krasnojarsk. In ogni caso l'umore di Boris Eltsin era ottimo, oltre che la forma. E l'incontro con Chnton è stato «splendido» per lui, «ottimo» per Clinton. Anche perché i punti del contenzioso (centrale nucleare all'Iran, ex Jugoslavia e Kosovo, Medio Oriente) sono stati lasciati da parte o toccati a volo d'uccello. Il Presidente russo, col suo solito, colorito gesticolare, ha passato a quello americano un pacco di fascicoli, per così dire risolti, e ne ha ricevuto in cambio un altro. «La prossima volta discuteremo per quindici ore - ha detto poi Eltsin ai giornalisti - ma è inutile perdere tempo sulle questioni già risolte. Non è cambiato mente su un dato tema? Passiamo oltre». E se ne è andato di corsa, adducendo come scusa il «corridoio aereo che si sta chiudendo». Nell'ultima seduta mattutina del G8, come annunciato, Eltsin aveva proposto a tutti i partner di ospitare hi Russia la riunione del 2000. Il premier giapponese Hashimoto silente, nessuno degli altri gli ha detto di no. Ma neanche gli hanno detto di sì. Talbott ha poi laconicamente comunicato che l'America considera «legittima» la richiesta. Più o meno come aveva detto il premier italiano Prodi. Niente di più. Jastrzhembskij - evidentemente interessato alla vendita della pelle deh'orso è apparso più ottimista. «Siccome è d'uso - ha detto - che si decida di anno in anno, è naturale che la questione verrà sciolta a Colonia, l'anno prossimo». Così la faccenda, imbarazzante, resta aperta. Ufficialmente nessuno ha respinto la proposta di Eltsin. Ed è un'altra prova che giocare d'anticipo porta quasi sempre un discreto vantaggio. GiuHetto Chiesa 1 II Presidente russo Boris Eltsin e quello statunitense Bill Clinton si salutano amichevolmente prima di iniziare i colloqui a due a margine del vertice del G8 a Birmingham