Il test pachistano, un giallo atomico

Il test pachistano, un giallo atomico Islamabad: possiamo allestire tutto in 12 ore. New Delhi: abbiamo missili per colpire Pechino Il test pachistano, un giallo atomico Voci dall'India: esplosa una Bomba. Poi la smentita NEW DELHI. Ieri mattina la notizia è arrivata come un fulmine in tutte le capitali del mondo: il Pakistan - affermava il governo di New Delhi - ha effettuato un esperimento nucleare. La notizia è rimbalzata al vertice dei Paesi industrializzati, il G8, in corso a Birmingham, e il cancelliere tedesco Helmut Kohl l'ha attribuita a «fonti attendibili». Poco dopo il Pakistan ha smentito tutto. «Non è vero, non c'è stato alcun test», ha affermato un portavoce governativo e, ora dopo ora, la notizia si è rivelata un bluff dell'India. Un bluff in cui molti hanno creduto, anche perché fonti statunitensi, citate la settimana scorsa dal «New York Times», avevano collocato in data odierna l'esperimento nucleare ciie - si temeva - il Pakistan avrebbe compiuto in risposta alle cinque esplosioni atomiche compiute dall'India tra lunedì e mercoledì scorso. Smentito 0 test, il Pakistan ha comunque proseguito la giornata con dichiarazioni minacciose e intimidatorie. Prima fra tutte quella secondo cui un esperimento nucleare, in risposta a quelli indiani, si farà. «Non si tratta più del se, ma del quando» ha detto u ministro degli esteri di Islamabad, Gohar Ayub Khan. E ha aggiunto che il momento sarà deciso in base a «valutazioni politiche». Dal canto suo, il premier Nawaz Sharif ha affermato che il suo Paese è in grado di fare un esperimento nucleare entro «12 o 26 ore» dal momento in cui verrà presa la decisione. Un ultimo tentativo di fermare il Pakistan è ora affidato ah'inviato del governo giapponese Seiichiro Noboru, arrivato ad Islamabad con un messaggio del primo ministro Hashimoto. Sul fronte indiano, si tende ora a gettare acqua sul fuoco. Il primo ministro Atal Behari Vajpayee, ha affermato che il programma atomico indiano «non sarà mai usato come arma d'aggressione» e che l'India ha eseguito i test «sulla base di una approfondita analisi dello scenario regionale e globale della sicurezza». Però, ora che ha messo a punto la sua tecnologia nucleare, l'India si prepara a perfezionare la realizzazione di missili che siano in grado di trasportare questo tipo di testate. Lo ha detto Apj Abdul Kalam, il massimo esperto di nucleare del governo di Nuova Delhi, spiegando che la realizzazione del missile Agni sospesa due anni fa è destinata a riprendere. Agni (che vuol dire fuoco) dovrebbe avere una gittata di "2480 chilometri, sufficienti per raggiungere Shanghai o Pechino, in Cina. «Adesso stiamo lavorando alla versione successiva di Agni», ha detto Kalam. «Il progetto è terminato e se necessario Agni può essere prodotto in larga scala», ha aggiunto lo scienziato. L'Agni, che fa parte di un progetto missilistico da 300 milioni di dollari (circa 5100 miliardi di lire), fu provato tre volte prima che l'India accantonasse la sperimentazione. L'India ha anche provato dei missili a corto raggio, chiamati Prithvi (Terra) che possono colpire le città pachistane a circa 150 chilometri dal territorio indiano. Kalam ha chiarito che il programma di ricerca nucleare non sarà colpito dalle sanzioni imposte al suo Paese da Stati Uniti, Giappone e Germania. «Nessuno ci può strangolare tecnologicamente», ha detto. «Vista la sfida, faremo il lavoro», ha aggiunto. Il programma atomico dell'India, ha aggiunto Kalam, è «autosufficiente quasi al cento per cento». Uno dei tre ordigni fatti esplodere lunedi scorso era termonucleare con una potenza di 45 chilotoni; le altre quattro esplosioni sono state fatte con un ordigno a fissione della potenza di 15 chilotoni e con tre ordigni a bassa intensità della potenza di 0.2, 0.5 e 0.3 chilotoni. Secondo il quotidiano «Sunday Statesman» varie persone che abitano in un villaggio vicino al sito dei test nucleari indiani hanno lamentato disturbi vari tra cui sanguinamento del naso, irritazioni agli occhi e alla pelle, vomito e diarrea da quando New Delhi ha proceduto agli esperimenti. Il governo ha ribattuto dicendo che non c'è stato rilascio di radioattività nell'atmosfera al di sopra del deserto di Thar, nello Stato occidentale del Rajasthan. [Ansa-Agi] Clinton costretto a intervenire «La statura del Pakistan crescerà se saprà rinunciare alla replica» m^F^^M^^^^ « ,,. .... ^v.y.j .:x;ì:;V.:jssj5:m