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UN QUIRINALE MODELLO SCALFARO UN QUIRINALE MODELLO SCALFARO UN Presidente della Repubblica eletto direttamente dal popolo, con limitate competenze istituzionali ma con un margine di interventismo informale dalle conseguenze non prevedibili. A questo risultato sono arrivati i nostri parlamentari, convinti di aver trovato una brillante soluzione che neutralizza le posizioni estreme contrapposte. Se questo è il presidenzialismo all'italiana (che d'ora in poi sarà scorretto chiamare «semipresidenzialismo») sembra tagliato su misura su Oscar Luigi Scalfaro. O, diciamo meglio, razionalizza l'evoluzione che la presidenza della Repubblica italiana ha subito recentemente. Infatti cerca di fissare in una forma istituzionale relativamente forte (elezione diretta) l'infor malità con cui sono mutate in questi anni l'immagine e la so stanza della prima carica dello Stato, in un quadro istituzionale precario. Abbiamo assistito ad un fatto curioso: la crescita del ruolo della presidenza della Repubblica si è compiuta e si è celebrata in nome della centralità del Parlamento. In questo paradosso c'è tutta la mentalità, la personalità, la retorica di Scalfa ro che - intenzionalmente o no ha posto le premesse per il pas saggio ad una presidenza eletta direttamente, ma senza un salto di qualità nelle sue competenze politiche. Tutto questo non si sarebbe verificato, se non fossero interve nuti due altri fattori concomi tanti a sostenerla. Da un lato c'è stata e c'è tuttora una benevo lenza acritica da parte di autore voli costituzionalisti (e delle loro scuole) nei riguardi dell'evoluzione della presidenza italiana. Dall'altro lato c'è un atteggia mento strumentale dei partiti nei confronti delle prese di posizione del Presidente. Davanti a Scalfaro che ritiene suo dovere istituzionale parlare a nome del popolo su problemi urgenti e quotidiani, polarizzando di fatto consenso e dissenso politico, la classe politica italiana è preoccu pata di accaparrare per sé - a tur no - il credito che le affermazioni scalfariane contengono. Questo accade a dispetto, o forse proprio Gian Enrico Rusconi CONTINUA A PAG. 2 PRIMA COLONNA I