L'ri «privatizza» il 18% di Alitalia di Luigi Grassia

L'ri «privatizza» il 18% di Alitalia Da domani anche l'aumento del capitale: dopo le due operazioni scenderà al 53% L'ri «privatizza» il 18% di Alitalia Le azioni a 28.500 lire ROMA. La privatizzazione di Alitalia comincia bene ed è a metà dell'opera: al termine delle due operazioni che si avviano questa settimana (cessione di azioni da parte dell'Ili e aumento di capitale) la quota di proprietà pubblica nella compagnia di bandiera calerà al 53%. E entro l'anno, se il governo resterà agli attuali intendimenti, si potrà scendere a zero visto che il mercato si mostra ben disposto verso la risanata società, come ha verificato l'amministratore delegato Domenico Cempella nel roadshow, appena conclusosi, per il collocamento dei titoli sulle principali piazze finanziarie internazionali, da Milano a Londra, da Francoforte a New York. Operazione numero uno: ieri l'assemblea degli azionisti dell'Iri, riunitasi per oltre quattro ore sotto la presidenza di Gian Maria Gros-Pietro, ha deciso di cedere ' 27 milioni 6òq mila azioni ordinarie dell'Alitalia (il 18,3% del capitale attuale) a 28.500 lire l'una. L'indicazione del prezzo è stata formulata dai «global coordinator» Imi e Salomon Smith Barney, sentito il parere dell'advisor Rotschild. Se ne deduce che complessivamente la società Alitalia è valutata oltre 9000 miliardi di lire. «Sono molto, molto soddisfatto - ha detto Cempella all'uscita dalla sede dell'Iri -: se compariamo il valore dell'azienda prima del risanamento e ora, la differenza è abbissale». Con questa prima operazione, che si compirà venerdì 22, la quota Alitalia nelle mani dell'Ili scenderà dall'attuale 85% al 66,7% e il flottante (cioè le azioni sul mercato) raddoppierà. I titoli verranno venduti per il 60% a investitori istituzionali italiani e per il 40 a stranieri. Alle casse dell'Istituto di via Veneto affuiranno 790 miliardi. Operazione due: l'aumento di capitale Alitalia che verrà avviato domani, si svilupperà nelle prossime settimane e porterà la quota deLl'Iri al 53%. Saranno offerte 1 miliardo e 81 milioni di azioni per un valore di 3000 miliardi. L'Istituto di via Veneto ne sottoscriverà 2000, ma di fatto non tirerà fuori una lira, anzi rientrerà dei suoi capitali perché alla stessa cifra (o poco più) ammontavano i fondi anticipati dall'Ili all'AUtalia negli anni scorsi per finanziare il risanamento della compagnia di bandiera. Gli altri mille miliardi in azioni saranno offerti sul mercato. Si prevede che l'operazione si concluda entro il 16 giugno. Ma poi ci sarà una coda a fine giugno-inizio luglio: altri 317 milioni di azioni (che a quell'epoca corrisponderanno al 20% del capitale sociale) verranno attribuiti ai dipendenti, in base a un accordo firmato nel giugno di due anni fa. Il valore totale di questi titoli supererà i 500 miliardi, di cui 180 per i piloti e gli altri agli assistenti di volo e al personale di terra. Per queste ultime categorie si è già deciso di distribuire le azioni su base paritaria, anche la quota dei piloti dovrebbe essere assegnata allo stesso modo ma in proposito gli stessi terranno un referendum. I titoli saranno bloccati per tre anni. Nel road-show internazionale, appena conclusosi, per il collocamento d ile azioni, Cempella ha potuto vantare conti di Alitalia che nel quadrimestre gennaio-aprile di quest'anno, per la prima volta da molto tempo, registrano un utile operativo, nonostante la bassa stagione, mentre sono buone le previsioni per l'esercizio in corso sia sotto il profilo dei ricavi che dell'abbattimento dei costi (ma c'è il neo dei debiti finanziari netti della capogruppo che nel primo trimestre '98 hanno registrato un incremento di 82 miliardi passando a 1155). Per il direttore generale dell'Iri Pietro Ciucci, la vendita di azioni Alitalia deliberata ieri in Via Veneto «segna in modo tangibile il passaggio dalla fase di risanamento a quella di rilancio e sviluppo della compagnia. Il prossimo appuntamento entro la fine del '98 è la fase finale della privatizzazione». Luigi Grassia Milli LE PRIVATIZZAZIONI 98 DATI IN MILIARDI

Persone citate: Cempella, Domenico Cempella, Gian Maria, Gros-pietro, Pietro Ciucci, Rotschild, Salomon Smith Barney

Luoghi citati: Francoforte, Londra, Milano, New York, Roma