«La ripresa creerà in Europa un milione di posti lavoro»

«La ripresa creerà in Europa un milione di posti lavoro» OCCUPAZIONE L'Ocse è ottimista per i prossimi due anni «La ripresa creerà in Europa un milione di posti lavoro» PERUGIA. L'Europa ha di fronte almeno due anni di prosperità economica e di crescita occupazionale. Nel '98-'99 1' Ocse prevede, in base alle stime più aggiornate, un milione di nuovi posti di lavoro in Europa grazie alla sola spinta del fattore di ripresa economica. La previsione rosea arriva dal capo del dipartimento economico dell'Ocse, Ignazio Visco, intervenuto ieri al Forum Ceis-Kuwait Petroleum sul tema delle banche e della concorrenza in Europa. In termini percentuali, la ripresa occupazionale in Europa può essere quantificata - ha spiegato Visco in un incremento pari allo 0,9%-1%. Un dato che consentirà, quindi, all'Europa di far scendere, anche se di poco, sotto il muro dell' 11% il tasso di disoccupazione nel prossimo biennio. Un risultato tutt'altro che magro, anche se certo non sui livelli degli Usa, ma che sarà centrato - ha spiegato l'economista dell' Ocse - grazie alla sola crescita del quadro economi¬ co. Cioè senza 1' intervento aggiuntivo di misure di flessibilità sul mercato del lavoro e di fattori di concorrenza. Visco ha, quindi, confermato che il quadro della ripresa economica in Europa appare solido e in questo contesto vanno anche letti i segnali positivi che si stanno affacciando sul vecchio continente per la ripresa dell' occupazione. Un fenomeno generalizzato, ma che taglia fuori la Gran Bretagna, che ha problemi interni di sopravvalutazione della sterlina. In sostanza, per 1' Ocse, «si è fermata in Europa la tendenza al ripiegamento su se stessa». I primi dati sulla ripresa dell' economia sono incoraggianti: la crescita degli ordinativi industriali è buona, la domanda interna si sta sostituendo all'export. Il biennio di prosperità potrebbe essere ulteriormente rafforzato dalla prospettiva dell'Euro. Anche se resta l'incognita sull'andamento dei tassi in Europa. [r. p.l

Persone citate: Ignazio Visco, Visco