Un italiano rapito in Colombia di R. Cri.

Un italiano rapito in Colombia E' un ingegnere Un italiano rapito in Colombia MEDELLIN. Un ingegnere italiano, Marco Tentorio, è stato sequestrato ieri in Colombia da sei uomini armati. Lo ha annunciato la polizia del Paese sudamericano. Tentorio lavora per la Impregilo: dirigeva la costruzione di un tunnel nel Nord Est della Colombia. Si trovava nella sua auto quando è stato abbordato dai sei uomini che erano a bordo di un taxi. Stando alle prime informazioni fornite dalla polizia, Tentorio è stato obbligato a scendere dalla sua macchina, che è stata trovata aperta e con il motore acceso, e fatto salire sul taxi, poi abbandonato in periferia. L'ingegnere italiano lavorava alla costruzione di un tunnel progettato per consentire il rapido accesso a Medellin da varie località dello Stato di Antioquia, del quale la città è la capitale. Nella zona operano due gruppi di guerriglia, le Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Fare) e l'Esercito di liberazione nazionale (Ehi), ma sono anche attive varie organizzazioni di delinquenti comuni. Il 23 marzo scorso era stato rapito dalle Fare - insieme con tre americani e un gruppo di colombiani - il ristoratore barese Vito Candela, che venne rilasciato dai guerriglieri il 16 aprile. Non è il primo sequestro di un funzionario dell'Impregilo in Colombia: nel marzo '96 era stato rapito dalle Fare, nella città di Bolivar, l'ingegnere Renato Moretta. I guerriglieri lo rilasciarono tre mesi dopo. Il 14 luglio '96 un altro tecnico italiano era stato sequestrato: Giuseppe Muselli, della società Astaldi, successivamente liberato. L'ambasciata italiana a Bogotà è in contatto con la polizia per seguire quest'ultimo caso, [r. cri.]

Persone citate: Bolivar, Giuseppe Muselli, Marco Tentorio, Medellin, Renato Moretta, Tentorio, Vito Candela

Luoghi citati: Bogotà, Colombia