«Barbara, è ora di staccare la spina»

«Barbara, è ora di staccare la spina» Secondo i familiari Sinatra «era pronto a morire». Su Internet l'ultima lettera ai figli «Barbara, è ora di staccare la spina» Ifunerali mercoledì, ma in forma privata LOS ANGELES. E' il day-after, il giorno dopo l'annuncio della morte di «The Voice», della voce più grande e più riconoscibile della canzone popolare americana. E fuori dalla villa di Bei-Air di Frank Sinatra è il caos. Ci sono limousine che entrano ed escono con persone vestite a lutto e rigorosamente con gli occhiali scuri. Ci sono decine di troupe televisive provenienti dalla Corea, dalla Germania, da tutto il mondo in attesa di una dichiarazione che non arriva. E ci sono i fans, centinaia di ammiratori che vengono a deporre un fiore, che veugono a scambiare un ricordo con perfetti sconosciuti che come loro hanno sognato, hanno pianto, hanno amato ascoltando le canzoni e le parole di 01' Blue Eyes. Qualcuno racconta come sono andate le ultime ore di Frankie e corre la voce che il cantante, in un ultimo istante di consapevolezza, abbia capito che non avrebbe più potuto cantare, che non avrebbe più potuto reggersi sui suoi piedi. Avrebbe allora guardato la moglie Barbara che sedeva al suo capezzale e le avrebbe detto: «Barbara, è ora di staccare la spina». Una versione delle ultime ore di «The Voice» che è stata diffusa da Jerry Vale, un suo vecchio amico. Ma dalla famiglia non arrivano né conferme né smentite, mentre si sà che in funerali verranno celebrati mercoledì in forma strettamente privata, un desiderio più che comprensibile. Ancora silenzio sul luogo dove si terranno. Probabilmente Frankie sarà seppellito al Desert Memorial Park di Cathedral City, vicino a Palm Springs, nella stessa tomba della madre. E accanto a Cathedral City, a Rancho Mirage, Sinatra ha avuto per decenni una villa che era diventata il suo eremo preferito. E Barbara Sinatra ha implorato i fans di non mandare fiori, di inviare semmai delle donazioni alla sezione pediatrica dell'Eisenhower Medicai Center di Rancho Mirage. Se si contattano il cimitero, le pompe funebri del luogo, le locali stazioni di polizia, tutti asseriscono tuttavia che non hanno mai sentito niente dei funerali di Sinatra e adesso ci si domanda se si tratta di un depistaggio, di un tentativo di evitare il caos verificatosi quando in gennaio, proprio da queste parti, venne celebrato il funerale di Sonny Bono. Mistero sul funerale dunque. E mistero su ciò che sta accadendo in famiglia, reso più acuto dalla pubblicazione, tramite Internet, di una lettera che Frank ha inviato ai suoi tre figli, Nancy, Tina e Frank Jr. Tra i figli e Barbara, la quarta moglie di Sinatra, le relazioni sono molto tese da anni e adesso c'è la questione aperta dell'eredità, quella materiale e quella artistica. E la lettera di Sinatra, un invito al¬ la ribellione, potrebbe venire interpretata come un invito a ribellarsi proprio a Barbara. «E' strano, ma sento che il mondo in cui viviamo pretende di trasformarci in un modello che, nei fatti, assomiglia ad un fac-simile di se stesso», inizia il messaggio di Frank. Una specie di testamento spirituale ai figli che continua con un elogio di «quelli che evitano di essere dei fac-simili, quelli che si ribellano, quelli che digrignano i denti, quelli che osano portare folli facce da clown, quelli che sfidano il sistema». In attesa dei funerali e della resa dei conti intrafamiliare, il mondo continua a rendere omaggio a The Voice con fiori, pellegrinaggi o semplicemente, facendo man bassa dei suoi dischi. A Hollywood, nel Walk of Fame, i fans continuano a visitare in lacrime le sue tre stelle, una per la radio, una per la musica e una per il cinema. Las Vegas, una città che Sinatra ha contribuito a lanciare, ha chiuso intanto venerdì sera per un minuto tutte le sue scintillanti luci, così come aveva già fatto quando erano morti Sammy Davis e Dean Martin. Il Caesar's Palace, invece di pubblicizzare i suoi tavoli di black-jack, ha esibito un grande neon che diceva: Frank Sinatra: 1915-1998, mentre il Bally's Hotel ha fatto sapere che, su richiesta di Barbara, un tributo al cantante, organizzato per i primi di giugno, procederà come previsto. Dal monto intero continuano intanto ad arrivare messaggi e dichiarazioni di omaggio, di rispetto e di ammirazione. Hanno voluto dire la loro Jerry Lewis e Shirley MacLaine, Gregory Peck e Tony Bennett, Ray Charles e Bono, Bob Dylan e Paul Anka. E Elton John, che ha rilasciato una dichiarazione telegrafica ma molto esplicita: «Era il migliore - ha detto -. Nessuno gli è mai andato nemmeno vicino». Lorenzo Soria jì La figlia di Sinatra, Nancy, mentre esce dall'ospedale di Los Angeles Ammiratori di Frank Sinatra davanti al numero civico 415 jì di Monroe Street a Hoboken, dove il cantante nacque 82 anni fa. Sul marciapiede c'è una grande stella dorata; all'alba di ieri, la gente del posto, e molti visitatori vi hanno portato dei fiori

Luoghi citati: Barbara, Cathedral City, Corea, Germania, Hollywood, Las Vegas, Los Angeles, Nancy, Palm Springs