Elisa, 16 anni, deputato per un giorno di Maria Grazia Bruzzone
Elisa, 16 anni, deputato per un giorno Montecitorio apre l'aula a 512 ragazzi che discutono con Violante 6 proposte di legge Elisa, 16 anni, deputato per un giorno EROMA LISA Vaccaro, biondina sedicenne dell'Istituto tecnico commerciale «Duca d'Aosta» di Enna, si esprime a favore: «Onorevoli colleghi, quale rappresentante della HA, sono totalmente d'accordo con la proposta di legge "Recupero e riabilitazione dei minori che compiono atti vandalici nei confronti di opere pubbliche e private", proposta dai ragazzi del liceo scientifico "G. Giolitti" di Bra. Condivido che il colpevole venga impegnato in attività di recupero dei beni danneggiati assegnategli dal giudice in base alla gravità dell'atto commesso». Giacomo Mangini, dell'Iti di Massa Marittima, al quale il presidente Luciano Violante ha appena dato la parola, ha invece delle perplessità: «Ci sembra eccessiva una pena che obblighi un colpevole di età poco superiore ai dodici anni a prestare servizi socialmente utili a fini di rieducazione. Ci sembra inoltre controproducente sanzionare il minore a risarcire l'entità del danno, giacché tali somme verrebbero risarcite completamente dalla famiglia». Alla fine il ministro della Giustizia Flick apprezza, e fa propria la proposta di legge, pur con qualche riserva. Mattinata di sabato 16 maggio, aula di Montecitorio. L'emiciclo è all'oliato come non mai. Ma sugli scranni siedono 512 ragazzi e ragazze provenienti da licei, istituti tecnici industriali, commerciali, turistici, di ogni parte d'Italia. Azzimati, tirati a lucido per l'occasione («Mica capita spesso di trovarsi qui» diranno in tanti uscendo), un po' emozionati, un po' annoiati, molto educati («Forse anche più di loro» azzarda una truccatissima studentessa di Caserta, che ammette di aver cominciato ad interessarsi alla politica davanti a una rissa nell'aula trasmessa in tv). A volte inevitabilmente goffi, come in quegli «onorevoli colleghi» e «onorevoli amici» con cui esordiscono (ma c'è anche chi attacca con un semplice «buongiorno»). In ogni caso sobri, compiti e composti, a parte qual- che risata irrefrenabile. Come quella che prende un ragazzino di Voghera mentre afferra il microfono. E' la seconda giornata del genere, voluta dalla presidenza della Camera per familiarizzare i giovani alla politica, e si svolge in concomitanza a una manifestazione analoga in Francia. Ma, se l'anno scorso si era risolta in una passerella di deputati che rispondevano in diretta tv alle domande degli studenti, quest'anno Violante ha mutuato integralmente l'idea francese e, più concretamente, si discutono sei proposte di legge, scelte tra le molte presentate dalle classi. E i pochi deputati presenti se ne stanno seduti in silenzio ad ascoltare. Tranne i ministri interessati: Flick, Edo Ronchi, Livia Turco, Luigi Berlinguer (e a parte il solito Sgarbi, che riceve bigliettini - e poi anche baci - dalle studentesse più disinvolte). «Ci interessa sapere e capire quali sono i vostri desideri, i vostri bisogni e anche i vostri sogni» ha esordito Violante. Spiegando che le due proposte di legge che riceveranno più voti saranno poi presentate e discusse dalle Commissioni parlamentari. «Non vi garantisco che saranno approvate, però saranno oggetto di discussione», aggiunge il presidente, al quale in tre ore e mezzo si alterneranno ben quattro vicepresidenti. A raccogliere il maggior numero di voti, alla fine saranno una proposta di legge che favorisce il turismo scolastico nei parchi na turali, e un'altra che modifica la legge quadro esistente per Tinte grazione sociale degli handicappati, estendendone i benefici all'università. Ma si piazzano bene anche la proposta di punire i van dalismi contro gli edifici e un'al tra che si propone di dare contributi alle aziende artigiane per far vi lavorare gli studenti durante l'estate. Mentre quella che vuol imporre un'ora di cultura religiosa viene bocciata dal ministro Berlinguer. Maria Grazia Bruzzone Un'immagine di Montecitorio ieri con gli studenti al posto dei parlamentari
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