«Un raid contro Delhi prima che sia tardi»

«Un raid contro Delhi prima che sia tardi» BEN AZI R SHUTTO UNAZfRBHUnO «Un raid contro Delhi prima che sia tardi» M DUBAI ENTRE il mondo dor. miva l'India ha effettuato una serie di test nucleari, minacciando l'intero regime di non proliferazione nella regione. Il fatto che abbia scelto di farlo prima della visita che il presidente Bill Clinton farà in Asia del Sud in novembre, rappresenta una sfida all'opinione pubblica mondiale nell'era della Pax Americana. L'ordine mondiale post guerra fredda è stato affermato sulla base del libero flusso di mformazioni e tecnologia. Questo - così credevamo - è un mondo di mercati, non di missili. Tuttavia l'India ha scelto di giocare d'azzardo su più di 30 miliardi di dollari di investimenti stranieri, con una serie di test atomici che hanno unito la nazione nel sostegno al suo debole governo di coalizione. La bomba indiana è una diretta sfida agli sforzi, guidati dagli americani, per arrivare a un Trattato per il bando totale dei test nucleari e al regime di controllo delle armi di distruzione di massa. Per il Pakistan, che ha sofferto la disintegrazione ad opera dell'India nel 1971, è un chiaro avvertimento a desistere dall'appoggio ai popoli del Jammu e del Kashmir. E certo anche la Cina è in imbarazzo. Quando ero primo ministro del Pakistan, tentai per più di un decennio di convincere i leader occidentali del fatto che, in assenza di mediazione occidentale, l'Asia del ' Sud stava tuffandosiinuna1 corsa alla proliferazione nucleare che il Pakistan non voleva e che tentava "di prevenire: IO'dichiarai'Che la cinquantennale disputa sul Kaslunir, dove un'insurrezione aveva imposto la presenza di 600 mila militari indiani, stava creando un pericoloso punto di crisi. Purtroppo le mie suppliche non riuscirono a convincere il mondo occidentale, preoccupato dei negoziati di pace in Medio Oriente e delle stragi in Bosnia e in Ruanda. I leader occidentali ritenevano preferibile, e me lo dissero, che India e Pakistan regolassero da soli la disputa che minacciava di degenerare in corsa nucleare. Era un errore strategico, e aprì la strada all'India per venire allo scoperto come potenza nucleare. Qual è la reazione del Pakistan? I pakistani credono che l'Occidente imporrà sanzioni per qualche tempo, ma che alla fine accetterà l'India come potenza nucleare. Fra un decennio, l'Occidente premierà l'India, in quanto potenza nucleare, con un seggio nel Consiglio di sicurezza dell'Orni, assieme agli altri membri del club nucleare. Due anni fa, quando i cinesi e i francesi fecero esplodere ornucleari durante i colloqui Trattato per il bando ai test, si e il | digni I sul Tr come primo ministro ricevetti dei rapporti inquietanti che riferivano che i militari indiani, frustrati, volevano forzare la mano al Pakistan prima di prendere una decisione sulla soluzione militare del contenzioso su Jammu e Kashmir. Una parte dei militari indiani dubitavano del fatto che il Pakistan avesse capacità nucleari, o che stesse bluffando mostrando di creare un deterrente nucleare in realtà inesistente. Un'esplosione indiana, secondo loro, avrebbe costretto il Pakistan ad uscire allo scoperto. Se il Pakistan non avesse avuto capacità nucleare, l'India avrebbe potuto considerare una soluzione militare alla disputa sul Kashmir. Il Pakistan in realtà, pur potendo, non aveva messo a punto un ordigno, per manifestare all'Occidente il proprio sostegno al regime di non-proliferazione, a meno che la sua sicurezza non fosse stata minacciata. Un'esplosione indiana, secondo i nostri esperti, avrebbe minacciato la sicurezza del Pakistan, a meno che noi avessimo potuto creare un equilibrio grazie alla deterrenza. Il Pakistan decise di aprire l'opzione di un test, facendo i preparativi necessari a rispondere con un proprio test nucleare entro 30 giorni, a meno che l'Occidente mostrasse la volontà di fermare la corsa al nucleare dell'India. Decise anche che, se fosse stato costretto ad un test, avrebbe subito firmato unilateraMéìfte gli "àtccòr® InreMzionali per il controllo delle armi di distruzione di massa, - - •- Certamente uba 'situazione età incubo per l'Occidente. Cosa può fare il mondo occidentale? Centellinando l'assistenza economica e multare può puntellare la sicurezza del Pakistan per un decennio. Ma non più, come il Pakistan ha imparato dopo l'occupazione sovietica dell'Afghanistan. D'altra parte l'Occidente, che non è riuscito ad impedire i test indiani, non può nemmeno garantire che la debole coalizione di governo in India, cercando sconsideratamente l'appoggio popolare, non cerchi altrettanto sconsideratamente di scatenare una guerra nucleare nell'Asia del Sud. Io non sono un'esperta multare, ma credo che le sanzioni semplicemente non siano abbastanza. Le nazioni fuorilegge che sfidano l'opinione mondiale devono avere una lezione. Se un colpo militare preventivo è possibile per neutralizzare la capacità nucleare dell'India, questa è la risposta necessaria. Benazir Bhutto Copyright Global Viewpoint (Los Angeles Times Sy ndicate) e per l'Italia «La Stampa ate) I

Persone citate: Benazir Bhutto, Bill Clinton