Compagni di scuola
Compagni di scuola Compagni di scuola ELEMENTARE BONCOMPAGNI Ricordo della maestra Martinacci «che è sempre nei nostri cuori» SCRIVE Carla Marietti, torinese, > professoressa di inglese, in pensione dopo aver insegnato ai licei Einstein di via Pacini, e al Galileo Ferraris. «Il bellissimo tributo di gratitudine affettuosa del signor Candido Martinacci al maestro Gianasso ha indotto anche me a ripercorrere i sentieri della memoria, e mi è stato tanto più gradito tornare al passato (all'aprile 1949, armo in cui fu scattata la fotografia), proprio per esprimere a mia volta tutto il mio riconoscente affetto alla mamma del signor Candido, mancata qualche anno fa in età avanzata. Questa meravigliosa signora Giuseppina Martinacci, nata Piana, fu per cinque anni la mia maestra elementare proprio nella scuola Boncompagni di via Galvani, in borgo San Donato. Quando fui alunna della signora, agli inizi del corso elementare (allora abitavamo in via Pinelli 43), c'era la guerra, suo marito era prigioniero in un campo di concentramento, e da sola ella sosteneva la sua numerosa famiglia con singolare forza d'animo e con fede incrollabile nel Signore. Ricordo che quando la mia mamma mi accompagnava a scuola - erano i tempi del panierino con la colazione, e i wafer Mignin - ci accadeva talora d'incontrare la signora Giuseppina che prima di venire a compiere il suo dovere di insegnante, aveva già dedicato parecchie ore di lavoro alla propria famiglia. Il suo insegnamento fu sempre di alto livello, estremamente scrupoloso e attento a trasmettere, oltre a solide basi nelle varie materie di studio, i valori fondamentali su cui impostare la vita. Ed anch'ella, come il maestro Gianasso, ci preparò gratuitamente per almeno tre mesi di pomeriggio, all'esame di ammissione nella sua ordinarissima casa. Era una persona «giusta», e credeva particolarmente nell'insegnamento elementare che, secondo lei, permetteva ai maestri di continuare l'opera educativa delle famiglie e di colmare eventuali lacune affettive o di altra natura. Ci volle bene nel modo giusto; ci trasmise una concezione seria della vita, senza sottolineare troppo le tristezze dell'esistenza, nonostante il non facile periodo storico che stavamo attraversando. Ricordo le sue gare sui verbi e sulla tavola pitagorica con i premi finali, e conservo tra le cose preziose, la poesia che mi dedicò sulla prima pagina dell'allora consueto «album dei ricordi». Nella fotografia che accludo, la maestra è al centro, mentre io sono la prima in piedi a sinistra. Si riconosceranno l'amica di sempre Laura Scarabello, la cugina Carla Zaccheddu e le compagne di allora che forse leggeranno questa pagina. Ricordo alcuni loro cognomi: Barbera, Bertalot, Cortevesio, Ecchili, Frus, Giusiano, Isoardi, Landucci, Levi, Pennacino, Rocco, Rosso, Vigne. Sarò lieta di risentire dopo tanto tempo le voci delle persone che leggeranno questa mia rievocazione. Sono certa che anche nel loro cuore c'è sempre stato un posto privilegiato per la cara signora Martinacci». Carla Marietti, via Susa 17, Torino. Tel. 011/43.42.543.
Luoghi citati: Torino
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