La Stampa - Consultazione Archivio

LIUTO RINASCIMENTALE LIUTO RINASCIMENTALE Giaveno: Paul O'Dette suona a «Tastar de corda» m L più eclatante esempio di I genio che abbia mai toccato I il suo strumento»; con questo altisonante lasciapassare rilasciato dal Toronto Globe and Mail - giunge nella chiesa dei Batù di Giaveno, sabato 16 alle 21,30 per la rassegna Tastar de corda, il liutista rinascimentale Paul O'Dette. II Muto è uno strumento a corda di foggia molto varia e di origini antichissime che viene considerato l'antenato dalla chitarra; nell'Europa del Cinque e Seicento - vale a dire nell'età del Rinascimento e del Barocco - la letteratura del settore ha conosciuto il massimo splendore. Grazie all'opera instancabile di studiosi e divulgatori come O'Dette, questo repertorio è oggi conosciuto e amato da un pubblico crescente; in particolare, proprio «Tastar de corda» permette di confrontare da vicino due eccellenti interpreti come O'Dette e (la settimana prossima) Jakob Lindberg, specializzati rispettivamente nella musica rinascimentale e barocca. E' l'occasione per apprezzare un modo di suonare attento al dato filologico, scientifico, ma non dimentico dei più genuini valori musicali; che rende al meglio, perciò, un minuscolo ma significativo campionario di pagine brevi, efficacemente costruite e influenzate dai ritmi talora trascinanti della danza; nobili negli intenti e squisitamente eleganti nella fattura. Paul O'Dette, interprete applaudito per i suoi concerti intorno al mondo - nei più prestigiosi festival specialistici - e per le sue incisioni discografiche, presenta a Giaveno un programma denso, nel quale spiccano le composizioni degli italiani Joan Ambrosio Dalza (pavana «Alla venetiana», saltarello, piva) e Pietro Paolo Borrono (pavana chiamata «La Gombertina», saltarello «Della ditta» e «Tocha tocha la Canella»), di Newsidler e Dowland. Il biglietto d'ingresso costa 15 mila lire; ulteriori informazioni presso la segreteria dell'associazione Contrattempo al 581.78.56. [a. fe.] Paul O'Dette In alto Luis Bacalov (a destra) in una foto di qualche anno fa insieme con Mastroianni eFellini