«TITANIC? E' BELLISSIMO»

«TITANIC? E' BELLISSIMO» LO DICO A TORINOSETTE «TITANIC? E' BELLISSIMO» «Una mostra da valorizzare» «Quel manifesto è sbagliato» Non toccatemi Leo Sono una ragazza di 17 anni. Ho appena ricevuto per posta il vostro giornale e soffermandomi alla pagina dei «Più visti» e dei giudìzi sui film, mi sono veramente arrabbiata notando che il signor Walter Vergnano, presidente dell'Unione Musicale, ne «Il consiglio dei sei» ha dato al magnifico film «Titanic» il giudizio «brutto». Non ci posso veramente credere e non capisco cosa abbia portato questa persona a dire che non è un bel film. Sono rimasta veramente allibita perché mai nessuno lo aveva mai detto. Personalmente è il più bel film che io abbia mai visto, e mi ha appassionato così tanto che da quando l'ho visto la prima, delle mie 13 volte, ho iniziato a ritagliare tutti gli articoli che trovavo, sia sul film che sul bellissimo Leonardo DiCaprio. (A proposito, complimenti per la bella «prima pagina» di «TorinoSette» numero 485). Patrizia Rizzo, Alpignano Di chi è il catalogo In qualità di editori del catalogo della mostra «Misterium Fascinosum et Tremendum» a Palazzo Bricherasio dobbiamo evidenziare che il catalogo non è edito da Allemandi, come in- vece è scritto nell'articolo sul numero 485 di «TorinoSette». Ovviamente siamo molto lusingati dell'accostamento, che qualifica il nostro lavoro ai più eliti livelli dell'editoria nazionale, ma amiamo essere tenuti distinti dal ben più noto Umberto Allemandi. Cogliendo l'occasione, ci sarebbe gradito che «Fascinosum et Tremendum» avesse il meritato spazio sulle vostre colonne: questa mostra è stata portata a Torino per volontà di alcune persone le quali credono che questa città meriti di essere un un caposaldo di riferimento per quegli eventi esterni che dal nostro punto di osservazione paiono essere sempre le «grandi» cose che si fanno nelle altre città e che qui non si riescono mai a fare. Molte grandi cose in realtà sono ammantate di silenzio, è la loro forza interna che le rende roboanti, come molte delle opere di questa mostra. D'altronde, se il Museo Sandro Parmeggiani di Cento, un piccolissimo museo di provincia, calamita l'interesse dei conoscitori e degli appassionati di città come Milano e Firenze, Venezia e Roma, con mostre come questa, vuol dire che questa città deve anche perentoriamente pensare di rendersi ospite di quegli eventi forestieri che rendono illustri e appetibili le altre città. Questo può avvenire solo in modo inversamente proporzionale all'allontanamento dalla cattiva abitudine di far prevalere gli egoismi «parrocchiali» che ancora contraddistinguono molte delle iniziative cittadine. Questa mostra proviene proprio da Cento, dopo essere passata da Montevarchi e avendo come destinazione successiva altre città. Averla ospitata può significare per il futuro godere della stima di organizzatori di mostre analoghe e renderci città caposaldo di eventi che nel tempo non mancheranno di essere vieppiù prestigiosi. Marisa e Luigi Toso Renaissance snc, Moncalieri Welcome te Torino Mi riferisco al manifesto apparso nei giorni scorsi nelle vie del centro dal titolo «Welcome to Torino». Esso consisteva in un'aperta protesta da parte di un gruppo di commercianti contro determinate iniziative dell'amministrazione comunale dalle quali essi si sentono evidentemente penalizzati con il rischio che venga compromesso l'andamento dei loro affari. Se era questo l'obiettivo di queste persone - peraltro perfettamente legittimo indipendentemente dal contenuto della polemica, in quanto è giusto combattere per i propri interessi ed esprimere la propria opinione - allora perché intitolare il manifesto «Benvenuti a Torino» ed inoltre rivolgerlo agli stranieri, come un velato e nascosto appello a fare qualcosa loro stessi, non pensando che i turisti non hanno alcuna intenzione di rovinarsi la vacanza con tali pensieri? lErika Manassero, Tonno Le lettere devono essere indirizzate a «Lo dico a TorinoSette» La Stampa v. Marenco 32 10126 Torino oppure faxate al numero 663.90.36 (prefisso Oli)

Persone citate: Allemandi, Leonardo Dicaprio, Luigi Toso, Manassero, Patrizia Rizzo, Sandro Parmeggiani, Umberto Allemandi, Walter Vergnano