Maria José al castello di Sarre di Sa. B.
Maria José al castello di Sarre Inaugurazione Maria José al castello di Sarre SARRE. Una giornata di ricordi per Maria José di Savoia. La «regina di maggio» ha inaugurato ieri in Valle d'Aosta la riapertura del castello di Sarre, un tempo «dimora di caccia» dei Savoia, acquistato nel 1869 dal re d'Italia, Vittorio Emanuele II, e venduto nel 1989 dalla società «Moriana» alla Regione valdostana per 3 miliardi. C'erano quasi 2 mila persone ad aspettare l'ex regina che è arrivata da Ginevra con la figlia, la principessa Maria Gabriella e con il nipote, il duca Amedeo di Savoia. Prima della cerimonia di apertura del castello, il pranzo all'hotel «Bellevue» di Cogne. Pranzo che la regina ha concluso con tre sigarette. Nel grande albergo, sui monumentali prati di Sant'Orso, la regina era già stata due volte in vacanza: nel '31, con il marito Umberto II e il padre, il re Alberto del Belgio, quando firmarono la prima pagina del libro d'oro dell'albergo, e l'anno successivo. E sempre a Cogne Maria José fece ritorno nel '42, per incontrare il generale Badoglio. Poi il viaggio verso Sarre, in quel castello che ospitò la «regina di maggio» di ritorno dalla Svizzera, nel '45, dopo l'esilio. Ancora ricordi per la novantaduenne ex regina, che è apparsa molto stanca, sulla sua sedia a rotelle, spinta da due maggiordomi sudamericani, che lei chiama i «miei staffieri». Una visita privata negli antichi saloni, dove ha ricevuto la visita della guida Giulio Bich, 91 anni, che nel '38, con Luigi Carrel, l'accompagnò sul Cervino. Erano gli anni in cui Maria José trascorreva a Sarre le sue vacanze, con le dame che condividevano con lei la passione della montagna. Allora Maria GabrieDa era piccola. «Avevo un anno quando venivamo in vacanza al castello di Sarre - ha detto la principessa -. Non ho quindi purtroppo ricordi. Sono contenta di essere qui. E apropo^ sito di ritorni, spero che mio fratello e mio nipote possano tornare in Italia presto. Non dipende purtroppo da me». [sa. b.]
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