Il cupo dolore dei genitori

Il cupo dolore dei genitori Il cupo dolore dei genitori Barricati in casa, a Nizza Monferrato NIZZA MONFERRATO. E' un uomo distrutto, quello che si affaccia alla finestra della casa nel centro storico: Rocco Bilancia non vuole parlare con nessuno, il pianto gli strozza la voce, passa dalle preghiere agli insulti. I genitori del killer si sono chiusi nel silenzio, annientati dal dolore per la scoperta dei crimini confessati dal figlio. Nella cittadina piemontese hanno pochi conoscenti: erano approdati qui nell'85, per trascorrere una vecchiaia ti^quilla. Poi, due anni dopo, il primo grande dolore: il figlio maggiore Michele si getta sotto un treno a Genova, abbracciato al nipotino Davide di tre anni. Sembra che la moglie volesse lasciarlo, forse aveva problemi di lavoro. ((Donato aveva sofferto moltissimo» dice la madre Anna. Altri dolori per il figlio minore, la cui vita trascorreva instabile, tra il gioco d'azzardo e piccoli reati. Ma per il il resto l'uomo era premuroso: ogni sera telefonava a casa, passava a prenderli con l'auto per portarli a pranzo fuori. Un figlio modello. Anche se nella piccola malavita locale, si mormora della sua partecipazione a partite ai dadi nella vi¬ cina Acqui Terme, alla «riga», un gioco d'azzardo antico e vietato, dove passano di mano milioni, in aperta campagna sulle rive di un torrente. Vizi di provincia. A Nizza, del passaggio di Donato Bilancia non ci sono tracce anche se in molti l'hanno riconosciuto in foto, passandosi i giornali. «Se avesse davvero ammazzato quella gente - raccontava il padre - è perché deve essere impazzito». Gli faceva eco la madre, con gli occhi gonfi di pianto, nel suo italiano corretto e puntiglioso, in cui si riconoscono ancora tracce del dialetto lucano: «Non è possibile, quelle povere donne morte, quante volte le abbiamo piante insieme guardando la tv». I Bilancia attendono, dietro le finestre chiuse, di aver notizie dal figlio. Il loro sta diventando «un caso» anche per i nicesi: ieri l'assessore ai Servizi sociali, Spedalieri, preoccupato per la loro disperata solitudine, ha deciso dì inviare un assistente sociale. «Non li conosco di persona - dice ma sono concittadini. Che colpe hanno?». Enrica Cerreto

Persone citate: Donato Bilancia, Enrica Cerreto, Rocco Bilancia, Spedalieri

Luoghi citati: Acqui Terme, Genova, Nizza, Nizza Monferrato