«Lo bomba Kosovo si può disinnescare»

«Lo bomba Kosovo si può disinnescare» JUGOSLAVIA Ma gli estremisti di Pristina si dissociano dalle dichiarazioni ottimistiche di Milosevic e Rugova «Lo bomba Kosovo si può disinnescare» Primo incontro tra il Presidente serbo e il leader indipendentista ZAGABRIA. E' durata due ore la riunione a Belgrado tra il presidente jugoslavo Slobodan Milosevic e il leader degli albanesi del Kosovo Ibrahim Rugova. Incontro soprattutto simbolico perché l'unica decisione presa dai due, che ieri si sono incontrati per la prima volta in vita loro, è stata quella di una nuova riunione fra le due delegazioni venerdì prossimo nel capoluogo kosovaro Pristina. Nel comunicato ufficiale rilasciato dopo l'incontro Milosevic si è limitato a dichiarare che quello poteva essere l'inizio di una soluzione pacifica per la crisi del Kosovo. Rugova ha detto la stessa cosa, ma le posizioni dei due rimangono diametralmente opposte. Il capo della Lega democratica del Kosovo, il maggior partito albanese, ha chiesto al presidente jugoslavo l'indipendenza della regione. Milosevic è invece pronto a parlare di autonomia limitata. Rugova è stato criticato da alcuni membri del suo gruppo per aver accettato di discutere su questa premessa. Ancora più duro l'esercito di liberazione del Kosovo che ieri ha immediatamente dichiarato che non considererà valida nessuna trattativa alla quale non prenderà parte. Benché ufficialmente non ci sia stata alcuna mediazione internazionale durante l'incontro di ieri, l'autore della «miracolosa»» riunione, l'inviato americano Richard Holbrooke ha seguito da vicino i colloqui. Per tutto il tempo Holbrooke, che si trova a Birmingham per la riunione del G8, è stato in contatto telefonico con Belgrado. Non solo, ma al termine dell'incontro con Milosevic, Rugova si è recato direttamente all'ambasciata americana della capitale jugoslava. Gesto più che chiaro per far ca¬ pire che gli Stati Uniti gli hanno dato garanzie precise sul loro impegno nella soluzione della crisi. Ma nel frattempo nel Kosovo la situazione rimane tesa. Nuovi scontri sono avvenuti ieri tra le forze jugoslave e i separatisti albanesi. Fonti vicine alla Lega democratica di Rugova affermano che le truppe di Belgrado hanno bombardato tre villaggi nei pressi di Djakovica, vicino al confine con l'Albania. Forti detonazioni si sono sentite anche ai bordi della città stessa. Una colonna di 60 veicoli militari jugoslavi con cannoni e artiglieria pesante si starebbe dirigendo verso Decani. Sempre a detta di fonti albanesi 18 pullman carichi di poliziotti starebbero arrivando nella regione. Ingrid Badurina