Aziz a Roma alla ricerca di sponsor anti-embargo

Aziz a Roma alla ricerca di sponsor anti-embargo La prima tappa della missione europea Aziz a Roma alla ricerca di sponsor anti-embargo «Rispettiamo gli impegni, aiutateci» Forse anche un incontro con il Papa ROMA II vicepremier iracheno Tareq Aziz è in arrivo in Italia circondato da straordinarie misure di sicurezza che non consentono neanche di precisare l'ora esatta dell'atterraggio, previsto fra questa sera e domani mattina. Il braccio destro di Saddam Hussein resterà a Roma fino a giovedì. Un lungo soggiorno che prevede, secondo l'agenda preparata con gran riserbo ed ancora ufficiosa, importanti incontri politici: Prodi, Dini, D'Alema, Andreotti, Cossiga, Migone, Occhetto e forse Fini. Possibile anche una sosta in Vaticano dal Papa, che più volte si è espresso contro le sanzioni. La tappa romana rientra nel viaggio di Aziz nell'Europa mediterranea, iniziato a Parigi e che continuerà poi a Madrid. Una missione parallela a quella del ministro degli Esteri iracheno, Mohammed al-Sahaf, iti alcuni Paesi arabi ed africani. L'obiettivo di Aziz ed al-Sahaf è di trovare sostegno all'Onu affinché venga definita una «data limite» per le ispezioni Onu in Iraq. «Confermiamo il nostro impegno al rispetto degli impegni presi sul disarmo, ma l'embargo deve finire», ha detto Aziz incontrando a Parigi il presidente Chirac ed il segretario generale dell'Orni, Kofi Annan. Dopo la decisione presa il 27 aprile dal Consiglio di Sicurezza sul rinnovo delle sanzioni la prima feluca di Saddam sta cercando alleati che pesano. L'Italia è fra questi, anche in ragione della dichiarazione congiunta Prodi-Eltsin che aprì la via alla soluzione diplomatica del¬ ti vicepremier ir cheno Aziz l'ultima crisi del Golfo. In attesa dell'ospite, alla Farnesina per ora prevale la prudenza: «La visita si svilupperà fra necessità del rispetto iracheno per le intese sottoscritte sul disarmo non convenzionale e l'impegno ad una parallela riduzione delle sanzioni dell'Orni». Il ministro degli Esteri francese, Hubert Vedrine, ha già espresso ad Aziz «forte sostegno» pur rammentandogli che «non tutto è stato fatto» in materia di disarmo chimico e batteriologico. La visita di Tareq Aziz coincide con l'arrivo a Roma di una delegazione economica irachena di alto livello, guidata dal ministro del Bilancio Hasa alKhatab e dal direttore della Banca Centrale Mohammed Saleh. La delegazione parteciperà alla Terza conferenza sulla Cooperazione Italia-Iraq che verrà inaugurata, martedì, proprio da Tareq Aziz alla presenza dei rappresentanti di numerose aziende italiane. Sebbene l'embargo Onu impedisca gli scambi commerciali sono molte le imprese, pubbliche e private, impegnate a tenere aperti i canali con Bagdad in vista del dopo-sanzioni. In prima fila l'Eni, in gara per la concessione del terzo grande campo petrolifero iracheno (i primi sono già assegnati a russi e francesi). L'arrivo di Aziz rafforza comunque il ruolo italiano nel Golfo, rilanciato dalle indiscrezioni - smentite da Palazzo Chigi di un viaggio di Romano Prodi in Iran entro l'estate. Maurizio Molinari ti vicepremier iracheno Aziz