«Mai più crisi come in Asia» di Fabio Galvano

«Mai più crisi come in Asia» «Mai più crisi come in Asia» Piano in 5punti all'insegna della trasparenza BIRMINGHAM DAL NOSTRO INVIATO «L'Indonesia? La tensione è molto aumentata ed è probabile una svolta politica in un periodo di tempo limitato». Romano Prodi sottolinea quello che con l'atomica indiana è, al vertice del G8 avviato ieri sotto presidenza britannica, il vero grattacapo per i capi di Stato e di governo convenuti a Birmingham. Il presidente del Consiglio ha anche risposto ai giornalisti che gli hanno chiesto se siano ipotizzabih un intervento e una presenza dei marines americani in Indonesia. «Questo - ha detto - non è neanche pensabile». In attesa del «conclave» di oggi a Weston Park, con Clinton e Chirac e Kohl e tutti gli altri nella quiete agreste delle Midlands inglesi, un primo risultato è già stato ottenuto; e non di secondaria importanza. Prima di riunirsi in serata con la formula del G8, cioè con la partecipazione della Russia, il vecchio G7 ha varato un piano anticrisi in cinque punti per evitare in futuro drammatici eventi economico-finanziari come quelli che hanno investito l'Asia e portato, fra l'altro, al terremoto indonesiano. E' un piano, come osserva Prodi, all'insegna della ((trasparenza»: già discusso a feb- braio, poi limato la settimana scorsa a Londra dai ministri finanziari del GÌ, ora finalizzato dal vertice. Mira al rafforzamento del sistema finanziario internazionale («Persino nelle ultime settimane prima della crisi - ricorda Prodi - le banche europee s'indebitavano senza monitoraggio») in una sorta di «glasnost» occidentale: miglioramento della trasparenza e della diffusione di dati; aiuto ai Paesi a prepararsi per l'integrazione nell'economia globale e per Liberi flussi di capitali globali; rafforzamento dei sistemi finanziari nazionali e coinvolgimento del settore privato nell'assunzione di responsabilità per le proprie decisioni di prestito («Le banche - ha sottolineato Prodi - non possono pensare che esista sempre un provveditore d'ultima istanza»); miglioramento del ruolo delle istituzioni finanziarie internazionali, come Fondo monetario e Banca mondiale. che devono collaborare fra di loro e con gli altri organismi di regolamentazione. Toccherà ora ai ministri finanziari creare strutture di monitoraggio e reporting «molto agili e autorevoli», dice il presidente del Consiglio, evidentemente soddisfatto. Ed è con altrettanto compiacimento che i Sette, accolti dovunque da ah di folla che hanno trasformato in festa la splendida giornata estiva di una Birmingham fiera di inquadrare il suo rinascimento nella cornice del summit, hanno esaminato gli altri temi economici prima di rivolgersi con Eltsin alle pagine «calde» della politica internazionale. L'andamento favorevole dell'economia Usa, all'ottavo anno di crescita senza inflazione; le prospettive favorevoli dei Paesi europei dove sarà possibile - hanno detto - «un lungo periodo senza inflazione»; le misure giapponesi per risvegliare la propria economia, approvate - dice Prodi - «con molto calore, senza riserve». Clinton, la schiena non più dolorante, è anche stato alla Malt House per una pinta di GreenaU's Bitter prima della colazione con Chirac: un altro bagno di folla, sui canali percorsi da piccole chiatte sonnacchiose, in una Birmingham che sta trasformando il G8 nella «sua» festa. Fabio Galvano Il presidente del Consiglio «In Indonesia impensabile un intervento americano»

Luoghi citati: Asia, Birmingham, Indonesia, Londra, Russia