Mercato degli esami alla Sapienza di Francesco Grignetti

Mercato degli esami alla Sapienza Roma: un'organizzazione con complici negli uffici di segreteria e tra gli assistenti Mercato degli esami alla Sapienza Denunciati 70 laureati fasulli IL CASO L'ULTIMO SCANDALO ALL'UNIVERSITÀ' ROMA. Ci risiamo: scoppia per l'ennesima volta lo scandalo degli esami truccati all'univ arsita La Sapienza. Sulla base di una denuncia la magistratura romana ha aperto un'inchiesta e il commissariato di ps dell'Università ha individuato almeno 70 laureati fasulli. Persone tutte oltre la quarantina, con in tasca una laurea per metà comprata in sociologia, pedagogia o psicologia. La centrale degli esami venduti era a Magistero. Funzionava una decina di anni fa. La polizia pensa di avere individuato un paio di imbroglioni che falsificavano firme e validavano esami mai effettuati. Uno sarebbe un professore associato. Questo nuovo filone di esami venduti s'è scoperto per caso: due anni fa un professore, per partecipare a un concorso, ha fatto fare una ricerca d'archivio su tutta la sua attività universitaria, sia di ricerca che amministrativa. La prima cosa che gli è balzata agli occhi era l'enorme numero di esami che portavano la sua firma. Non ricordava di aver esaminato così tanti studenti. Ha guardato i documenti con più attenzione. E ha visto facilmente che la firma non era la sua. Era stata contraffatta e nemmeno troppo bene. Di qui l'inchiesta. Gli agenti di stanza all'università, sotto la guida del commissario Laura Vilardo, hanno spulciato migliaia di documenti. E hanno individuato finora 350 esami falsificati. Le cattedre sotto attacco dei falsari erano Pedagogia 1, Teoria e tecnica delle comunicazioni di massa, Storia della filosofia, Sociologia politica, Storia delle dottrine economiche e didattiche. Quella dei falsari doveva essere una miniorganizzazione ben introdotta, con complici negli uffici di segretria e tra gli assistenti (o i cultori della materia), perché ognuno dei 70 ex studenti denunciati ha almeno quattro-cinque firme false sul suo libretto universitario. Ma c'è addirittura chi ostenta 15 firme false su 20 esami sostenuti. Una laura falsa per tre quarti. Sull'identità dei denunciati si sa poco, che erano studenti di Magistero negli Anni 80 e oggi sono sui 40 anni. Molti fanno i professori di scuola media, per lo più sono donne. Ci sono tra le denunciate anche due blasonate nobildonne, una romana e un'altra napoletana. Un particolare, però, ha tradito i falsari. Buona parte degli statini, che dovrebbero documentare la correttezza dell'esame sostenuto, portano la data di un giorno festivo. Nel caso di uno studente, a giudicare dallo statino di segreteria, addirittura avrebbe sostenuto più esami nello stesso giorno. «Io non mi stupisco. In un mastodonte come la Sapienza sostiene Gianni Staterà, preside di Sociologia -, che è praticamente ingestibile, i controlli sono sempre meno possibili. E lo dico usando un eufemismo». Il professor Staterà, ovviamente, difende il buon nome della sua facoltà, nata nel 1991-92 da una costola di Magistero. Ma su quanto accadeva 10 anni fa non mette la mano sul fuoco. «A quei tempi - ricorda - Magistero era un mostro da 30 mila studenti, con organici limitati e pochi professori. Non era certo Oxford. E comunque mi sembra che questa indagine possa essere considerata un "revival" di quella condotta negli anni '70-'89 a Giurisprudenza, Economia e commercio, Lettere e filosofia. Io ero professore di Lettere. Venni chiamato a riconoscere la mia firma sotto alcuni documenti, ma era palesemente contraffatta». Lo scandalo torna, insomma. Come sosteneva il professor Flavio Manieri, docente di Psicopedagogia all'Università di Roma Tre, ma anche presidente del Codacons: «Finalmente si comincia a scavare nei misteri dell'università, di cui tutti parlano, che tutti intuiscono, ma di cui tutti tacciono, perché stanno costruendo il loro interesse particolare». Il Codacons aveva denunciato l'anno scorso un'analoga vicenda di esami universitari venduti. Ma ora il neorettore, Giuseppe D'Ascenzo, non si sbilancia. «Su questa vicenda vo¬ glio prima vederci chiaro. Comunque ci autotuteleremo a tutti i livelli per difendere l'immagine dell'ateneo. Ho saputo che nell'inchiesta sono coinvolti docenti e amministrativi. Faremo controlli, oltre a quelli che sta portando avanti la magistratura ordinaria. Se le accuse saranno provate, i responsabili verranno deferiti alla commissione di disciplina interna e al consiglio universitario nazionale». 170 denunciati, invece, accusati di portare in tasca una laurea fasulla, oltre a una condanna (sia pure mite), rischiano di vedersi annullato il pezzo di carta. Per qualcuno potrebbe significare anche il licenziamento in tronco. Francesco Grignetti Il caso ha riportato alla luce la truffa che risale a 10 anni fa Molti degli accusati oggi sono professori nelle scuole medie

Persone citate: Flavio Manieri, Giuseppe D'ascenzo, Laura Vilardo

Luoghi citati: Roma