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Assassinati» davanti a casa E' giallo per un bancario Vigevano: l'uomo, divorziato, viveva con la madre Assassinati» davanti a casa E' giallo per un bancario VIGEVANO. Bancario ucciso davanti a casa, a colpi di pistola: è un mistero il delitto di Enrico Praga, 45 anni, avvenuto ieri sera verso le 20,35 a Candia Lomellma, centro al confine tra le province di Pavia e Alessandria. Gli avrebbero sparato da un'auto parcheggiata lì davanti. Lui era appena uscito di casa (divorziato, era tornato ad abitare con la madre), nel centro del paese: stava chiudendo il portone quando qualcuno ha fatto fuoco in rapida successione. Sarebbero stati trovati sei bossoli. Praga è crollato, colpito alla schiena, alla gola e al torace. Fra i primi ad accorrere il fratello gemello Santino, che abita lì accanto, avvisato da un amico di famiglia. La madre non si è accorta di nulla, solo in seguito è stata avvertita. All'inizio quel corpo riverso in mezzo alla strada sembrava quello di un uomo vittima di un malore: non c'era quasi sangue. E gli spari, avvertiti da molti lì attorno (anche al vicino campo sportivo dove si stava allenando la locale squadra di calcio) sono stati scambiati per petardi. «Questo è un paese tranquillo - ha detto uno di quelli accorsi sul posto -. Un delitto è l'ultima cosa che potevamo attenderci. Enrico, poi, era una brava persona: perché ucciderlo?». E' la domanda che si pone anche il sostituto procuratore di Vigevano, Erminio Rizzi, arrivato con i carabmieri. Praga era nato a Casale, nella vicina provincia di Alessandria, ma le radici della famiglia sono a Candia, dove possiede anche alcuni appezzamenti di terra. Molti anni fa, il bancario era stato attivista del pli, ma poi non si era più occupato di politica. Lavorava all'agenzia Caripio di Mede (un paese vicino a Candia) e dipendente di banca è anche il fratello gemello, [s. m.]