I prefetti

I prefetti I prefetti «Barberifa disastri» Franco Barberi ROMA. Non si ribellano solo i cittadini di Sarno, davanti alle inefficienze dello Stato. Si rivoltano anche i prefetti. Sembra che l'ultima catastrofe naturale abbia fatto da detonatore alle tensioni. Non bastava la lite tra i ministri Costa (Lavori pubblici) e Ronchi (Ambiente). Né l'intemerata del sottosegretario Barberi (Protezione civile). Ora è la volta dei prefetti che, con una lettera al ministro Napolitano dai toni durissimi, si scagliano contro il movimentismo di Barberi. La Protezione civile, infatti, specie negli ultimi tre anni, da quando è retta dal vulcanologo, ha smesso i panni caritatevoli di un tempo e ha guadagnato in protagonismo. Ci hanno rimesso le prefetture, che non erano considerate un modello di efficienza. Così Barberi ha rivoluzionato il sistema: anziché il prefetto, a gestire le operazioni è un «disaster manager», figura inventata da Barberi. Ovvio che i prefetti se la siano presa. Ecco che cosa scrivono: siamo d'accordo che ci vogliano dei catalizzatori delle attività di emergenza, ma «questo problema non può essere risolto con l'estemporaneo invio da Roma di personaggi più o meno qualificati, e probabilmente superpagati, che è di moda chiamare "disaster manager", i quali sono del tutto avulsi dal contesto delle arnministrazioni locali e della società presso la quale vanno ad operare». I prefetti, invocando anche loro una riorganizzazione dei ministeri e delle competenze, lamentano il «processo di progressiva emarginazione del ruolo delle prefetture, non tanto a vantaggio degli enti locali quanto della burocrazia centrale nella gestione delle emergenze e della cosiddetta prevenzione di Protezione civile». E' questa, la «prevenzione», la parola chiave su cui i prefetti sollevano il caso. Appunto a difesa della «prevenzione» Barberi aveva fatto fuoco e fiamme. «Se mi tolgono la prevenzione me ne vado», aveva sostenuto. Ma, se si legge la lettera del Sinpref, su quella «prevenzione» c'è una micidiale stilettata. I prefetti criticano la «dilatazione di quell'ambiguo concetto della prevenzione di Protezione civile, governata con il sistema delle ordinanze in deroga alla contabilità pubblica e dei lavori di somma urgenza». In ben altra marnerà vanno spesi i soldi, sostengono. «Restituendo alle amministrazioni la piena responsabilizzazione». La guerra della Protezione civile s'è aperta, [fra. gri.] Franco Barberi

Persone citate: Barberi, Franco Barberi, Napolitano, Ronchi

Luoghi citati: Roma