Un applauso di Castro al discorso di Hillary

Un applauso di Castro al discorso di Hillary All'assemblea dell'Oms di Ginevra Un applauso di Castro al discorso di Hillary La First Lady non lo degna d'uno sguardo e diserta il ricevimento col Lider Maximo GINEVRA. Castro ha alloggiato al 18° piano dell'Hotel Intercontinental - nella stessa suite che ospitò Ernesto «Che» Guevara 34 anni fa -, la First Lady Hillary Clinton al 16°. Ma il casuale e temuto incontro tra i due non c'è stato. A Ginevra per partecipare alle cerimonie del 50° anniversario dell'Organizzazione mondiale della sanità, Castro ha pronunciato ieri mattina un discorso all'assemblea dell'Oms ed è rimasto nella sala anche quando è arrivata Hillary Clinton. La First Lady statunitense non lo ha però degnato di un solo sguardo. I due hanno poi lasciato l'assemblea da due uscite separate. Ieri sera erano stati entrambi invitati ad un ricevimento offerto dalla Svizzera nell'hotel Intercontinental. Ma Hillary aveva declinato anticipatamente l'invito. La First Lady ha invece ricevuto gli applausi del presidente cubano Fidel Castro quando ha citato Martin Luther King. «L'ingiustizia sulla salute è la più raccapricciante e la più inumana», ha detto Hillary Clinton, usando le parole del leader nero americano, mentre Castro, seduto a pochi metri di distanza, l'ascoltava con attenzione e batteva le mani assieme ai delegati di 191 Paesi riuniti a Ginevra. Gli sforzi per combattere le malattie nel pianeta, ha sostenuto la First Lady, potranno continuare solo se i Paesi sapranno compattare la volontà politica e i fondi necessari: «Non c'è un minuto da perdere. Abbiamo la tecnologia. Abbiamo il know-how. Abbiamo le risorse. La sola cosa di cui abbiamo bisogno è la volontà di agire», ha esortato Hillary, e ha affermato che la salute «è un diritto umano fondamentale». A Hillary è stato consegnato il premio della Fondazione degli Emirati Arabi Uniti per la Salute. Nel suo intervento ha toccato anche alcuni dei temi denunciati in mattinata nella stessa assemblea Oms dal presidente cubano Fidel Castro sulla disparità delle risorse dedicate alla sanità nei Paesi ricchi e quelli poveri. Secondo gli osservatori, la signora Clinton è apparsa più pragmatica e ottimista: «Basta con le solite cassandre - ha detto - che ci parlano dei mali e delle sofferenze che toccano tutti. Occorre affrontare i malanni con le ricerche più avanzate di cui disponiamo. E speriamo che nel 2048 quando l'Oms festeggerà il suo centenario questi mah saranno stati debellati». Il presidente cubano, in una dichiarazione ai giornalisti, ha ieii ricordato che sarebbe disposto a stringere la mano a Bill Clinton. «Non avrei nessun problema a salutarlo, ma capisco la sua situazione. Lui non può, deve stare attento perché altrimenti gli darebbero addosso e lo criticherebbero», ha detto. Quando gli è stato chiesto se sia giunto il momento di un riavvicinamento tra l'Avana e Washington, ha però risposto che ((non vi sono mai state tante divergenze». Castro ha anche fornito ai giornalisti la sua ricetta per vivere a lungo. Il tabacco può uccidere, ma non la cioccolata. «Si può morire di un cancro al polmoni o di sclerosi, ma si può mangiare tutto il cioccolato che si vuole», ha detto Castro, la cui passata passione per i sigari Havana è leggendaria. Ha quindi dato il suo sostegno alla campagna contro il tabacco promossa dall'Oms. «Appoggiamo la campagna contro il tabacco, benché questo sia una risorsa importante dell'economia del nostro Paese». [Ansa-Agi] —

Luoghi citati: Avana, Ginevra, Svizzera, Washington