Cossiga: Kohl non mi riceve? E' maleducato di Enrico Singer

Cossiga: Kohl non mi riceve? E' maleducato Il leader dell'udr voleva convincere il cancelliere a non accettare Berlusconi tra i popolari europei Cossiga: Kohl non mi riceve? E' maleducato Prodi chiama Martens: non voglio Forza Italia nelppe ROMA. Più che l'avvio di una trattativa è l'inizio di una tempesta. L'apertura del ppe a Forza Italia, annunciata dal presidente Wilfried Martens, sta scardinando le relazioni tra i componenti della grande famiglia del centro europeo. Tutti contro tutti. Su diversi fronti. Romano Prodi telefona a Martens per esprimergb senza troppi giri di parole il suo «disaccordo». Il forzista Enrico La Loggia replica: «Prodi non ci vuole, ma governa con i comunisti». Helmut Kohl oppone un secco rifiuto alla richiesta di incontro che gli arriva da Francesco Cossiga. Il popolare Castagnetti parla di «colpo dì mano» e rivendica il diritto di veto del ppi. Che l'ipotizzata adesione dei 24 eurodeputati di Forza Italia avrebbe provocato sussulti nel ppe era ampiamente scontato. Ma le tensioni stanno superando ogni previsione. Incrinano anche solide amicizie. Come ammette Francesco Cossiga in un breve scambio di battute sul suo mancato incontro con Kohl. «E' vero, Kohl non ha voluto ricevermi perché con lo spagnolo Aznar e con Martens vuole imbarcare quel Berlusconi nel ppe. Dispiace scoprire che le persone sono diverse da quello che si pensava». Ma come considera questo gesto di Kohl? «Un atto di maleducazione. Io sono sempre stato amico della Germania. Però non mi preoccupa tanto, perché tra qualche mese Kohl potrebbe contare molto meno di me». Se Cossiga è deluso e amareggiato, Prodi è furioso di fronte alla prospettiva di ritrovarsi sotto il tetto europeo del ppe gli azzurri del suo avversario Berlusconi. E' stato lo stesso Martens a confermare la telefonata del presidente del Consiglio italiano: «Non è d'accordo, non è affatto d'accordo», ha precisato Martens. Ma il presidente del ppe ha confermato che la trattativa sull'ingresso di Forza Italia partirà comunque e che guiderà personalmente la delegazione europopolare che negozierà con Berlusconi. La delegazione sarà «rappresentativa» di tutte le componenti del ppe e sarà costituita durante la sessione del Parlamento europeo convocata a Strasburgo per il 27 e 28 maggio. Non è difficile prevedere che in quell'occasione si accenderà un nuovo scontro interno. Il popolare Pierluigi Castagnetti, presidente della delegazione italiana nel ppe, ha annunciato che opporrà il diritto di veto «previsto nella versione italiana dello statuto del partito popolare europeo» e, già ieri, i capigrupo di cinque delegazioni - tra le quali quella italiana, olandese, belga e lussemburghese - hanno sottoscrit¬ to un documento che pone delle condizioni all'adesione degli azzurri. Che Silvio Berlusconi sia, prima, prosciolto dai procedimenti giudiziari in corso e che Forza Italia cessi ogni cooperazione con An. Condizioni subito definite «stupefacenti» da Enrico La Loggia, presidente dei senatori di Forza Italia: «Anche in Europa dovi ebbe valere la presunzione di innocenza fino all'ultimo grado di giudizio. La verità è che qualcuno vuole condizionare il dialogo alle sorti del progetto di grande centro di Cossiga». La Loggia alza il tiro della polemica anche su Prodi. «Ha una gran faccia tosta. Come può chiedere di non includere nel ppe un partito democratico e moderato come Forza Italia, quando poi governa sorretto da Rifondazione comunista?». Ma anche all'interno di Forza Italia ci sono delle voci polemiche. Quelle di Antonio Martino, di Marco Taradash e di Ernesto Caccavale che esprimono riserve e dubbi sull'opportunità dell'adesione al ppe in base a quello che è stato già battezzato il «patto dei maccheroni» tra Martens e Berlusconi. Patto dei maccheroni perché è proprio mangiando un piatto di pasta tricolore che nella villa di Arcore, lunedì scorso, Martens e Berlusconi hanno dato il via all'operazione-apertura. Enrico Singer Contrari anche olandesi, belgi e lussemburghesi «Prima il Cavaliere rompa con An» L'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga

Luoghi citati: Arcore, Europa, Germania, La Loggia, Roma, Strasburgo