LA POLITICA SI SEPARI DALLA STORIA di Gad Lerner

LA POLITICA SI SEPARI DALLA STORIA LA POLITICA SI SEPARI DALLA STORIA AVRÀ' pure un significato la discordanza dei calendari, tra quello lunare e quello solare, per cui gli ebrei hanno festeggiato per conto proprio lo scorso 30 aprile il mezzo secolo di vita del loro Stato, lasciando che la data incisa su tutti i libri della storia mondiale, cioè il 14 maggio del 1948, venisse ieri fatta propria dagli altri, i palestinesi, cioè coloro che la rievocano in termini di catastrofe. Il significato di tale discordanza, e del sangue nuovamente versato a riconferma di una memoria tragicamente divisa, è quello di riproporre la terra d'Israele e di Palestina quale luogo cruciale di confine tra due mondi. Due mondi dal destino intrecciato, tra i quali è pressoché impossibile indicare una linea divisoria, condannati a escogitare un'intesa pena la propria catastrofe, ma pur sempre due mondi irriducibili. Quel fazzoletto di terra, dunque, ha continuato e continua ad occupare una centralità plateale nelle vicissitudini del pianeta, indipendentemente dal fatto che di volta in volta vi ritrovassimo simboleggiati il confine ideologico tra Ovest e Est, economico tra Nord e Sud, religioso tra Laicità ebraico-cristiana e Islam. E' nell'esistenza stessa di quel confine che dal Medio Oriente s'irraggia verso l'Asia, l'Europa e l'Africa il dramma mondiale contemporaneo: tanto più che l'Irrazionale tende a sovrastare il Razionale nella dinamica del conflitto e dunque le sue modalità tendono a deteriorarsi. Almeno fino al 1964, data di nascita dell'Olp, di fatto non si è neppure posta la questione nazionale palestinese, restando quell'identità disciolta nel magma indistinto di un popolo ara- Gad Lerner CONTINUA A PAG. 2 PRIMA COLONNA

Luoghi citati: Africa, Asia, Europa, Israele, Medio Oriente, Palestina