ODIO LASTREGA DEL '68 di Massimo Gramellini

ODIO LASTREGA DEL '68 LETTERA DI UNA RAGAZZA ODIO LASTREGA DEL '68 A; tenutario maschile di una rubrica di sentimenti su «Specchio» può capitare di imbattersi, fra una lettera d'amore e una di corna, nella calligrafìa rotonda di una ragazzina che trova la forza di scrivere a un giornale per raccontare una storia diversa, sebbene altrettanto universale. La storia del primo grande conflitto di potere della sua vita: quello con un'insegnante ostile e una famiglia assente. All'ombra dei pool, degli euro e delle bicamerali, si sta consumando nel nostro Paese l'ennesimo scontro fra il vittimismo depresso dei giovani e il sadismo spesso incosciente degli adulti. Ma con una novità: che ìàprofe i genitori della nostra mini-lettrice si dichiarano orgogliosamente sessantottini. E' una generazione di contestatori quella che viene contestata dai propri figli e sullo stesso terreno delle loro antiche battaglie: l'ordine, la gerarchia, la disciplina. Possibile che a quei vecchi cinici sia bastato cambiare ruolo in commedia per cambiare anche maschera? Volevano portare l'immaginazione al potere e invece al potere ci sono andati loro - in casa, a scuola, negli uffici - e senza neanche l'immaginazione. Al massimo, con l'immagine. La parola a Letizia di Alessandria, 13 anni. «Ho un problema grande, per me almeno. La mia professoressa mi odia, davvero, ce l'ha proprio con me, a volte spero quasi di essere bocciata. Così non vedrò più la faccia della persona che mi ha rovinato la vita. Frequento la seconda media e fino all'anno scorso ero la prima della classe (non lo dicevo io, ma i professori). Poi quest'anno è cambiata quella di italiano e per me è stata la fine. Una ex figlia dei fiori: almeno è lei che Massimo Gramellini CONTINUA A PAG. 2 QUARTA COLONNA

Luoghi citati: Alessandria