Una laurea on line

Una laurea on line Torino, telematica all'università Una laurea on line N-, TORINO EL progetto, l'Università degli Studi di Torino ha investito (per ora) un miliar I do: si tratta di portare in pochi mesi almeno 30-40 mila dei suoi 72 mila studenti in Internet. Attraverso due strade: abbonamenti offerti ai ragazzi a prezzi «calmierati», e un enorme potenziamento del sito di cui - come molte altre università - l'ateneo di via Po dispone da tempo, grazie a una riorganizzazione e un arricchimento delle pagine elettroniche. Convinto della forte valenza didattica e culturale insita anche nel fatto stesso di insegnare ai ragazzi a padroneggiare lo «strumento-Internet», nel quale navigano ogni giorno più di 112 milioni di persone nel mondo, l'ateneo ha deciso di spedire la sua proposta direttamente a casa dei 72 mila studenti. L'iniziativa si chiama «www.unito.it, l'università a casa tua», e nasce in forza di una convenzione tra l'ateneo e il Csi-Piemonte (il consorzio informatico regionale), attraverso il «server» Alpcom. «Offriamo innanzitutto - dice il sociologo Luciano Gallino, docente e presidente del Comitato guida per il sistema informativo d'ateneo un canale per sapere tutto della nostra università, che ha una ricchezza di proposte didattiche e culturali quasi senza pari, proponendo corsi di laurea e di diploma che spaziano da Lettere ad Informatica, da Biotecnologie a Chimica, da Archeologia a Fisica nucleare, da Psicologia al Dams, da Matematica a Medicina a Scienze delle Comunicazioni». Utilizzando una password personale rilasciata dall'università, gli studenti potranno dialogare via video con docenti ed istituti di ricerca, redigere il piano di studi, iscriversi a corsi, laboratori, seminari ed esami. Spediranno interi capitoli di tesi di laurea per via elettronica, scopriranno in tempo reale se la data di un appello è cambiata. Ma, soprattutto, potranno anche seguire interi corsi universitari da casa, come accade nelle grandi università anglosassoni e statunitensi (e, in parte, in alcune italiane): in rete ci saranno dispense ed immagini, oltre a libri di testo (in aree «protette», accessibili solo agli iscritti dell'ateneo). Potranno naturalmente collegarsi con le biblioteche di mezzo mondo, ma anche con aziende o con il ministero dell'Università. Un'opera di sensibilizzazione dei docenti e del personale dell'ateneo è già partita: «Sono già stati nominati - dice Gallino - circa cento responsabili della formazione in rete, per 200 dipartimenti universitari»; i cattedratici che ancora non hanno un'e-mail dovranno dotarsene. Per ora, non tutte le facoltà sono altrettanto avanti nell'offerta di servizi on-line: «Occorreranno alcuni mesi: molti links sono ancora in costruzione. Crediamo che sia indispensabile eliminare le disparità formative tra gli studenti che sanno "navigare" e chi non è in grado di accedere alle sterminate banche-dati disponibili in rete. L'investimento economico stanziato dall'ateneo servirà, anziché a scontare ulteriormente il costo dell'abbonamento per i ragazzi (scelta seguita da alcune altre università), «a potenziare l'offerta didattica online, ad arricchire i contenuti, e a moltiplicare le pagine accessibili». Per Gallino «il modello che abbiamo realizzato è un "unicum" per vastità di proposte culturali e facilità d'accesso: purtroppo c'è chi, per rintracciare un dato o una pagina, deve "navigare" per ore. Noi ci impegniamo ad offrire la possibilità di trovare qualunque cosa con non più di tre "che"». Giovanna Favro

Persone citate: Gallino, Giovanna Favro, Luciano Gallino

Luoghi citati: Informatica, Piemonte, Torino