Industria, la marcia continua di V. Cor.

Industria, la marcia continua Industria, la marcia continua Febbraio: fatturato +5,1%, ordini + 7,3 ROMA. Altre conferme. La ripresa marcia a passo deciso e a scandirlo questa volta sono i dati delrSndustria. Febbraio '98: il fatturato delle imprese è cresciuto del 5,1% rispetto aUo stesso mese dell'anno precedente e gli ordinativi hanno totalizzato un aumento del 7,3%. Considerando che a gennaio la crescita del fatturato era stata del 6,1 per cento e quella degli ordini del 10,6 il miglioramento delle due voci nella media del primo bimestre dell'anno è stato rispettivamente del 5,5 e dell'8,8 per cento. A far salire il fatturato, commenta l'Istat che ha comunicato i dati, è stato in parte il +3% del mercato interno, ma soprattutto il mercato estero, con un +9,5%. Stessa tendenza per gli ordinativi, dove c'è stato un incremento del 4,1% sul mercato interno e dell'11,7% per gli ordini stranieri. Nei conti sul bimestre la crescita del fatturato va per il 3,8% alle vendite domestiche e per il 9,3 a quelle effettuate all'estero. Gli ordini, sempre nel periodo gennaio-febbraio, hanno registrato un'accelerata del 7,6% in Italia e del 10,7 oltrefrontiera. Chi ha tirato di più? Risponde sempre l'Istat, puntando l'attenzione sulla destinazione economica dei prodotti: a febbraio in testa c'erano i beni intermedi, con un aumento tendenziale di fatturato pari al 6,1%, poi i beni di consumo, con il 4,7 e, infine quelli di investimento, con il 3,8%. La classifica del bimestre è diversa: aprono i beni d'investimento con il 6,7%, seguono quelli intermedi col 5,6 e chiudono i beni di consumo a livello +4,7 di aumento. Nella suddivisione per settori lo sprint del fatturato a febbraio l'ha fatto l'industria dei metalli, che ha messo a segno un aumento del 17%, segue l'industria del legno, cresciuta del 10,9%, mentre a piazzarsi terza è la produzione di mezzi di trasporto, in salita del 10,9%. In controtendenza l'industria petrolifera, scesa del 5%, e quella di cuoio e pelle, negativa del 3,5%. Prendendo atto dei miglioramenti di fatturato e ordinativi i sindacati condividono il giudizio sulla ripresa solida e la congiuntura favorevole, ma tutto questo, aggiungono «non ha sinora determinato una crescita occupazionale mantenendo il grave divario tra Nord e Sud». Inoltre, sottolinea il segretario confederale della Cgil, Walter Cerfeda, «si registra un impoverimento crescente della competitività del nostro Paese poiché a crescere è il fatturato dei beni "poveri" e di consumo mentre non si registrano ordinativi, con un conseguente calo del fatturato, nei settori industriali tecnologicamente più avanzati». [v. cor.]

Persone citate: Walter Cerfeda

Luoghi citati: Italia, Roma