Banche, a De Benedetti il 15% di Intermobiliare

Banche, a De Benedetti il 15% di Intermobiliare Conclusa l'operazione attraverso la Cofìde Banche, a De Benedetti il 15% di Intermobiliare MILANO. Carlo De Benedetti entra in banca. La Cofide, holding del suo gruppo, ha acquisito il 15% della Banca Intermobiliare, istituto quotato in Borsa e controllato dalle famiglie Segre, D'Aguì, Giovannone e Scanferhn, tramite la Cofito. E' uscita invece la Banca agricola Mantovana (Barn). L'Ingegnere verrà cooptato nel consiglio di amministrazione al posto di Pier Maria Pacchioni (presidente Barn). L'operazione, che rappresenta un investimento complessivo di 28,6 mi-' liardi da parte di Cofide, è subordinata al via libera da Bankitalia. In base ad un accordo tra Cofide e la Bim (Banca Intermobiliare di investimenti e gestioni), che ha sede a Torino, De Benedetti ha acquisito sul mercato dei blocchi il 10% finora in mano alla Banca agricola mantovana più un 2% ceduto dalla Cofito, quote che vanno a sommarsi al 2,67% già posseduto tramite la Romed (società che fa capo alla famiglia De Benedetti). Tutte le transazioni sono avvenute a 6700 lire per azione, contro le 7200 della quotazione odierna (+3,6%). Con quest'operazione - segnala una nota - la Cofide intende partecipare allo sviluppo dell'attività di «private banking» della Banca Intermobiliare, svolta secondo i più avanzati modelli internazionali. La raccolta della Intermobiliare nel primo trimestre '98 ha raggiunto i 3200 miliardi, con una massa in gestione patrimoniale passata da 550 a 700 miliardi. «Abbiamo voluto stringere ulteriormente i rapporti ha commentato De Benedetti - con un eccellente gruppo di professionisti con i quali operiamo da tempo. Intendiamo dare un contributo al successo della Banca, che ha già dimostrato di possedere le risorse umane e la visione strategica per conseguire una importante crescita». Soddisfazione è stata espressa anche da Franca Segre, presidente della Bim, perché - ha detto - «l'ingresso di De Benedetti ci consentirà di acquisire conoscenze internazionali di primissimo livello».

Luoghi citati: Milano, Torino