Pirelli: non lasciamo il gruppo di Leopoldo Pirelli

Pirelli: non lasciamo il gruppo Pirelli: non lasciamo il gruppo Non ce ne andiamo. Anzi, ci rafforziamo: firmato Leopoldo Pirelli. Ha preso carta e penna, l'esponente della quarta generazione della più grande casata industriale milanese per spiegare al quotidiano «Il Giornale» come e perché i Pirelli non lasceranno la Bicocca. La precisazione segue le notizie sulla riorganizzazione della catena di controllo del gruppo e sull'uscita dei Pirelli dall'azionariato della «nuova» Camfin, società in via di fusione con Fin.P (la finanziaria che partecipa Pirellina). «La famiglia Pirelli, e cioè i miei figli Cecilia, Alberto e io stesso, ha venduto le azioni Fin.P in suo possesso - si legge nella lettera - ma investirà il ricavato, aggiungendovi ulteriore liquidità, per acquisire la partecipazione della Sopaf nella Gpi». In pratica, la famiglia «salirà dal terzo livello (Fin.P controllata da Camfin a sua volta controllata da Gpi) al primo livello - spiega - con impegno finanziario incrementato». I Pirelli parteciperanno dunque all'aumento di capitale di Gpi, finanziaria della famiglia del presidente del gruppo, Marco Tronchetti Provera.

Persone citate: Fin.p