La lite sulla giustizia di Augusto Minzolini

La lite sulla giustizia La lite sulla giustizia Urbani: democrazia, non interessi E ancora. In queste settimane sul tavolo degli emissari degli altri partiti, i vari Folena e Salvi, sono arrivate anche alcune proposte che mirano a modificare certi articoli del codice penale. E, addirittura, qualcuno parla di una proposta per evitare la pena del carcere per tutti coloro che abbiano superato la soglia dei 60 anni. E' probabile che questa sia un'indiscrezione maliziosa, visto che Giuliano Urbani la bolla come «una fregnaccia». Forse è davvero un'esagerazione, ma i ragionamenti del vice-presidente della Bicamerale dimostrano che nelle intenzioni di Forza Italia c'è anche una nuova nonnativa su alcune nor¬ me come il finanziamento illecito dei partiti, il reato di corruzione e concussione, il falso in bilancio e il concorso esterno in associazione di stampo mafioso. Guarda caso, sono anche molti dei reati che vengono contestati al Cavaliere. Racconta Urbani: «L'ipotesi della Bicamerale nacque da dei dialoghi tra me e D'Alema. Mi ricordo ancora quella volta che a casa mia mentre si faceva da solo il caffè con la macchinetta perchè io non lo sapevo fare, D'Alema mi disse: "Non è che avrete la faccia di chiederci che la riforma del 513 riguardi anche i processi in corso? Cioè che diventi una norma retroatti¬ va?". Io gli risposi: "Caro D'Alema, non è che avrai la faccia di dire una cosa del genere. Perché se una norma è sbagliata, è sbagliata per il futuro, il presente e il passato". Ecco perché, quando noi poniamo dei problemi e loro insinuano che sono questioni che sembrano fatte a fotocopia sulla posizione processuale di qualcuno, io m'incazzo, tolgo il saluto». Dopo questa premessa, Urbani spiega: «Il problema vero è quello di rendere il nostro ordinamento giudiziario più europeo. Faccio un esempio: non esiste che ci sia un'interpretazione del reato di concussione e corruzione secondo la quale chi è sta¬ to costretto a pagare con la pistola alla gola venga trattato come chi gliel'ha puntata. Né - ancora - è possibile che un finanziamento illecito sia un reato amministrativo durante la campagna elettorale, e diventi un reato penale in un altro momento. E per dirne ancora un'altra, non è accettabile che ci sia una formulazione così ambigua del concorso esterno in associazione mafiosa, per cui anche se uno incontra un uomo d'onore allo stadio, o ne ospita in casa la moglie, può essere accusato di questo delitto. Infine, non è che il falso in bilancio possa essere considerato un reato anche quando non crea un dolo, un danno a nessuno». Preso dalla foga, il professore insorge: «Dite che questi reati sono quelli su cui viene indagato Berlusconi. E con questo? Non è che se una cosa è giusta non va fatta solo perché riguarda Berlusconi», argomenta Urbani, «o perché toglie ad alcune procure la possibilità di usare certi strumenti! Si pone un problema di democrazia. E queste sono tutte cose, ve lo dico io, che hanno attinenza con le riforme costituzionali». Così emerge che la trattativa sulla giustizia è più complessa delle altre ed è composta da diversi tavoli: ci sono le materie di pertinenza costituzionale e quelle "non". E, ovviamente, su questi ultimi argomenti il confronto è molto più duro. Non per nulla da qualche giorno Pietro Folena, il responsabile dei ds, parla di un negoziato arenato. «Siamo ancora lontani - osserva - D'Alema dice che alcune delle loro proposte sono irricevibili». E questa interpretazione spiega i tanti alti e bassi che si susseguono in una trattativa che a volte assume dei contorni in cui l'aspetto contrattualistico tra le diverse posizioni diventa preminente. E forse viene il dubbio che in alcuni casi, esagerando, si rischia di avere meno di quanto si potrebbe ottenere usando una maggiore cautela. In questi giorni ogni tanto viene tirata fuori una battuta attribuita a D'Alema: «Se vogliono cose del genere le presentino, le portino in aula, vediamo se reggono...». Augusto Minzolini «Assurdo mettere sullo stesso piano chi incassa tangenti e chi è costretto a pagare con una pistola alla testa» «Le cose giuste vanno fatte subito anche se riguardano il Cavaliere» Folena: «Proposte irricevibili»