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Benzina, 2 giorni a secco Ieri l'assalto ai chioschi Scattato lo sciopero. Domani voli a rischio Benzina, 2 giorni a secco Ieri l'assalto ai chioschi ROMA. Da ieri alle 19,30 le pompe di benzina dei gestori che fanno capo a Faib-Confesercenti, Fegica-Cisl, Figisc/Asisa Confcommercio, sono chiuse. Riapriranno venerdì mattina, alle 7. La chiusura riguarda anche i distributori self service e quelli notturni. Sulle autostrade la protesta è cominciata alle 22 e si concluderà alle 22 di domani.' Ieri, un po' in tutta Italia, c'è stato l'assalto degli automobilisti ai distributori per garantirsi il pieno. Molte «pompe», senza rifornimenti, sono rimaste a secco. La protesta è contro l'industria petrolifera che non rispetta le intese economiche e normative stipulate nel luglio '97. Con lo sciopero i benzinai vogliono «sollecitare il governo a mantenere fede agli impegni assunti sui problemi fiscali sollevati dalla categoria». Su quest'ultimo punto le organizzazioni registrano «un clima positivo» ma «si vedono costrette a confermare lo sciopero per contrastare l'intransigenza dell'industria petrolifera che si propone in questo modo di scaricare i costi della ristrutturazione soltanto sulla categoria». Disagi anche per chi vola. Gli assistenti di volo aderenti ai sindacati autonomi Anpav e Sulta hanno proclamato uno sciopero di 24 ore per domani: l'astensione dal lavoro non varrà, tuttavia, per quei voli che hanno come scalo di partenza o di arrivo l'aeroporto di Napoh-Capodichino vista «la drammatica sciagura che ha colpito la Campania». Lo sciopero avrà inizio alle 6 del 14 maggio e terminerà alle 5,59 del 15 maggio, ed interesserà i voli in partenza da tutti gli scali nazionali con esclusione delle partenze 1 dalle isole per ciò che riguarda: Alitalia; da Roma e Milano per Alitalia Team. Saranno garantiti i servizi considerati indispensabili ed oggi, alle 13, si svolgerà di fronte a Montecitorio una manifestazione del personale navigante delle due aziende per coinvolgere ministero dei Trasporti e governo per la soluzione della vertenza Alitalia. Il ministro dell'Industria Luigi Bersani