Agnelli: Fiat appetibile ma non è sul mercato di B. G.

Agnelli: Fiat appetibile ma non è sul mercato Smentite possibili intese con Ford Agnelli: Fiat appetibile ma non è sul mercato Generali è passata al 3% nel gruppo Mitsubishi-Volvo intesa per l'ecologia ROMA. «La Fiat è appetibile, ma non è sul mercato», taglia corto Giovanni Agnelli, intervistato al Senato sulla possibilità di un'intesa del gruppo automobilistico con la Ford. «Pure la Ford è appetibile - aggiunge l'Avvocato - ma anch'essa non è sul mercato». E non ci sono possibilità neppure per i prossimi anni, conclude Agnelli: «L'appetibilità della Fiat rimarrà anche per il futuro, la non messa sul mercato, credo, anche». Mezz'ora prima, da New York, erano giunte le smentite Usa al titolo pubblicato con grande risalto dal Giornale: «totalmente false» le indiscrezioni sul presunto interesse della Ford Motor per un acquisto della Fiat. Dal quartiere generale della Ford Motor, Ian Slates, direttore del Global News (l'ufficio di pubbliche relazioni della società a livello globale) ha detto all'agenzia Ansa che «il virgolettato attribuito da un giornale italiano a James Cain (e non Kin come riportato dal Giornale), portavoce dell'azienda, è totalmente falso. Ai giornalisti italiani che l'hanno tempestato con le stesse domande, Cain ha fornito sempre la stessa risposta, e cioè che non confermiamo né smentiamo alcuna voce di mercato». «Per quanto riguarda possibili acquisizioni future in vista per la Ford - ha concluso Slater - per ora non abbiamo nessun commento da fare. Né sulla Fiat, né su altre aziende europee come la Renault». Altrettanto secca è stata la smentita dell'intervistato: «Io ho semplicemente detto che la nostra politica è di non commentare voci di mercato», ha precisato il portavoce del gruppo Usa, James Cain, secondo cui l'articolo in questione è «una completa invenzione». E una nota da New York ha ancora precisato: «E' politica della Ford non confermare o smentire indi screzioni o speculazioni, anche quando i contenuti sono inaccu rati come in questo caso». Nel capitale del gruppo torinese, frattanto, è salita la quota delle Generali. Le comunicazioni della Consob hanno precisato che la compagnia del leone è salito dal 2,42% al 3% (2,937% per la precisione), dal 19 marzo. Nei mesi scorsi, il gruppo triestino, presieduto da Antoine Bernheim e perno delle strategie di Mediobanca, era salito al 3,2% nel capitale complessivo della Ifi, la holding del gruppo Agnelli. La nuova partecipazione è divisa fra tutte le società del gruppo. E sul fronte delle acquisizioni, ieri dall'assemblea generale di Monaco di Baviera è giunta la conferma: Bmw non presenterà altre offerte per la Rolls-Royce. Parola del presidente Bernd Pischetsrieder davanti agli azionisti, che hanno gradito la posizione e non hanno lesinato gli applausi. Volkswagen ha offerto 430 milioni di sterline per la casa britannica contro i 340 milioni della Bmw. Gli azionisti della Vickers, capogruppo della Rolls-Royce, dovranno prendere una decisione definitiva sull'acquirente nell'assemblea generale del 4 giugno. Pischetsrieder, che ha escluso un ingresso della Bmw nel settore dei veicoli commerciali e industriali, ha poi precisato che nei primi quattro mesi di quest'anno il fatturato della Bmw è salito del 6% a 20,5 miliardi di marchi rispetto a un anno prima mentre le consegne e la produzione sono scese dell'1% ciascuna a 391.807 unità e 427.658 unità. Dalla Gran Bretagna, nella rituale lettera agli azionisti, Colin Chandler, presidente della Vickers, ha anticipato che il gruppo proporrà un dividendo semestrale di 2,7 pence e che i risultati 1998 saranno dominati dai profitti realizzati con la vendita della RollsRoyce, la cui performance, nella prima metà di quest'anno, non è prevista in utile a causa dei costi per il lancio di nuovi modelli. Un nuovo matrimonio tecnologico si sta intanto profilando tra Mitsubishi Motors e Ab Volvo: i due gruppi stanno studiando la possibilità di sviluppare motori ecologici. Secondo il quotidiano giapponese Yomiuri lo scopo dell'accordo è di suddividere gli oneri dello sviluppo di motori per veicoli commerciali di medie dimensioni. Mitsubishi fornirebbe anche motori a basse emissioni, mentre la casa svedese offrirebbe la tecnologia dei cambi. [b. g.]

Luoghi citati: Gran Bretagna, Monaco Di Baviera, New York, Roma, Usa