Depressione, congiura del silenzio

Depressione, congiura del silenzio L'allarme degli esperti: è curata male, il Servizio sanitario non la riconosce come malattia Depressione, congiura del silenzio Ne soffre l'undici per cento della popolazione MILANO DAL NOSTRO INVIATO Nascondere la depressione non è facile. La tristezza del volto, l'andatura stanca, la svogliatezza, tutto denuncia una visione desolata della vita. Eppure, c'è una congiura del silenzio che rende difficile parlarne, ammetterla, curarla. Perfino il nostro Servizio Sanitario Nazionale non la riconosce come malattia e, unico caso europeo, non rimborsa i farmaci che la curano. E comunque, chi osa prendere in pubblico un antidepressivo con la stessa disinvoltura con cui prende un antibiotico? Ma la portata della malattia è tale - l'I 1 per cento della popolazione, secondo una ricerca dell'Organizzazione mondiale della sanità, quarta malattia in senso assoluto - che si assiste a un grande sforzo collettivo per vincere pregiudizi e ignoranza e proporre le soluzioni che già ci sono. Ieri a Milano è stata presentata una nuova molecola, la reboxetina, scoperta e messa a punto nei laboratori Carlo Erba di Nervi ano (Milano) e presto in commercio. E' il capostipite di una nuova classe di farmaci, che agiscono sulla noradrenalina, responsabile, con la serotonina, dei sintomi della depressione. Quando questo neurotrasmettitore cerebrale va in tilt, si verifica una grossa perdita di energia e un freno alla motivazione ad agire. Ma come si riconosce una tristezza diremmo fisiologica, connaturata con l'esistenza, da una depressione patologica? «Il paziente si accorge subito della differenza - dice lo psichiatra Giovanni Battista Cassano, dell'Università di Pisa -. L'una non impedisce di vivere, l'altra è una paralisi interna, una sofferenza sterile sempre sproporzionata agli eventi esteriori. Eppure noi psichiatri siamo i primi a sbagliare chiamandola "malattia dell'umore", mentre è una vera malattia fisica, che compromette i ritmi biologici, la volontà, la rapidità delle associazioni mentali». Spesso il depresso manifesta la malattia con sintomi che non riguardano l'umore, ad esempio cefalee o perdita di interesse sessuale. Ed è assai difficile per il medico generico azzeccare la diagnosi. «In un anno, più di nove milioni di visite mediche su un totale di circa 500 rnilioni (2 per cento) hanno come diagnosi la depressione - ha detto ieri lo psichiatra Emilio Sacchetti dell'Università di Brescia -. Ma nel 70 per cento dei casi essa viene curata con farmaci inutili, se non nocivi. Nell'evoluzione della depressione occorre distinguere la fase acuta, nella quale esplodono i sintomi, e il ritorno alla vita, che richiede una riabilitazione». Il cervello infatti resta come congelato, ingessato, e occorre liberarlo dal risucchio, dalla spirale che porta dall'apatia all'isolamento. «Come per qualunque malattia organica - dice ancora il professor Sacchetti - la scomparsa dei sintomi non coincide con il completo ritorno alla vita, anche se lo prepara. Si può tornare a una normale vita di lavoro e di famiglia, ma senza quella gioia che permette di gustare piaceri più fini, come la musica, l'arte, lo sport. Per questo è un errore interrompere precocemente la cura». I pazienti in genere, e non solo i depressi, sono molto indisciplinati: appena sentono un miglioramento, o hanno effetti collaterali spiacevoli, o non vedono subito il mighoramento sperato, abbando¬ nano le medicine. Questo cattivo rapporto con la cura provoca l'abbandono nel 30-40 per cento dei casi. E, di conseguenza, ima nuova ricaduta. Invece quello che viene chiamato «funzionamento sociale», cioè il complesso di atteggiamenti mentali e di comportamenti che consentono di interagire pienamente con l'ambiente esterno, ha bisogno di tempo e di cure appropriate per essere ricostruito. Mentre ima disfunzione della serotonina agisce soprattutto sull'umore, quando è compromesso il sistema della noradrenalina diminuisce la capacità di lavorare, di concentrarsi, di agire, di provare piacere - in altri termini, di vivere una normale vita di relazione. Oggi è possibile valutare da soli il proprio com¬ portamento sociale, deducendo l'eventale presenza e gravità di una depressione, utilizzando la «scala di funzionamento sociale» messa a punto nel corso degli studi sulla reboxetina. Si tratta di venti domande sulla vita di relazione: se il punteggio è inferiore a 35, la depressione è all'opera. Ma anche quando la si riconosce, non tutti sono disposti a lasciarla andare. C'è spesso un attaccamento al dolore che fa sentire eroici, consapevoli del male di vivere, creativi proprio grazie alla sua «dolce malinconia», e dunque restii a privarsi di questa dimensione a suo modo gratificante. GU psicoanalisti annuiscono. GU psichiatri dissentono. . Marina Verna I SINTOMI (jStimore depresso per lo maggior parte del giorno e quasi tutti i giorni. (2)Diminuito interesse o piacere per qualsiasi attività, per la maggior parte del giorno e quasi tutti i giorni. (5) Significativa perdita o aumento di peso o di appetito. (7) Insonnia o iperinsonnia quosi tutti i giorni (E^ Rallentamento o agitazione psicomotoria quasi tutti i giorni. Affaticamento o perdita di energia quasi ogni giorno. (7) Sentimenti di autosvalutazione o di colpa eccessivi o inappropriati quasi ogni giorno. Diminuita capacità di pensare o di concentrarsi, o indecisione, quasi tutti i giorni. Ricorrenti pensieri di morte, ricorrenti idee suicide. UN TEST PER MISURARE L ANGOSCIA SI' ESERCITA UN'ATTIVITÀ' PROFESSIONALE? O E1 INTERESSATO/A ALLA SUA ATTIVITÀ' PROFESSIONALE? 3 molto 2 discretamente I debolmente 0 per nulla iffllll SENO: © E' INTERESSATO/A ALLA SUA ATTIVITÀ' IN CASA? II molto 2 discretamente |j debolmente jj per nulla SVOLGE QUESTE ATTIVITÀ' CON: 3 molto piacere III abbastanza piacere li scarso piacere III nessun piacere E' INTERESSATO/A DA HOBBIES, SVAGHI?: Il molto 11 discretamente 111 debolmente lj per nulla LA QUALITÀ' DEI SUOI SVAGHI E': 3 ottima Èli buona Éì mediocre 0 insoddisfacente i W AL DI FUORI DELL'AMBITO FAMILIARE INSTAURA RAPPORTI CON: 3 molte persone 2 abbastanza persone M poche persone 0 nessuno CERCA DI STABILIRE UN CONTATTO SOCIALE CON Gli ALTRI: M molto attivamente 2 attivamente 1 moderatamente 0 per nulla CON QUALE FREQUENZA VEDE I SUOI FAMIGLIARI (parenti, figli, ecc) ! 3 molto frequentemente 2 frequentemente 1 raramente 0 mai ! I RAPPORTI CON LA SUA FAMIGLIA SONO: 11 ottimi HI buoni ÌÌ abbastanza buoni Wi insoddisfacenti ' LA QUALITÀ' DEI RAPPORTI CON LE PERSONE E' IN GENERALE: 3 ottima il buona 1 abbastanza buona §§ insoddisfacente GU SCAMBI RELAZIONALI CON LE PERSONE LE SEMBRANO: III molto ricchi ili ricchi ili poco ricchi ili per nulla ricchi LE PERSONE CHE FREQUENTA, CERCANO DI RIVEDERLA: 3 molto spesso Hf spesso Ìli raramente UmAI RISPETTA LE REGOLE SOCIALI, DI EDUCAZIONE, DEL SAPER VIVERE ECC? 3 sempre H quasi sempre III raramente 0 mai PRENDE PARTE ALLA VITA ASSOCIATIVA (CLUB, PRATICA RELIGIOSA ECC)? IH pienamente 2 moderatamente 1 molto poco 0 per nulla LE PIACE INFORMARSI PER CONOSCERE ARGOMENTI NUOVI? 3 molto H sovente 1 raramente 0 mai LE PIACE L'INFORMAZIONE SCIENTIFICA? 3 moltissimo 2 abbastanza 1 un poco per nulla INCONTRA DIFFICOLTA' NELL'ESPRIMERE LE SUE OPINIONI? 0 sempre 1 spesso 2 talvolta 3 mai SI SENTE RIFIUTATO/A, ESCLUSO/A DAL SUO AMBIENTE? W. sempre :1i spesso 2 talvolta 3 mai ATTRIBUISCE IMPORTANZA AL SUO ASPETTO FISICO? 3 moltissima 2 discreta 1 poca 0 nessuna HA DIFFICOLTA' NEL GESTIRE LE SUE RISORSE, I SUOI REDDITI? H sempre 111 spesso 21 talvolta 3 mai SI SENTE CAPACE, HA FACOLTÀ' DI AFFRONTARE I PROBLEMI QUOTIDIANI? 3 certamente |2 press'apoco 11; pochissimo Q nulla PUNTEGGIO TOTALE & il punteggio del "funzionamento sociale" normale e' compreso tra 35 e 52 5 «E' un disturbo fisico che compromette i ritmi biologici I primi sintomi sono cefalee e perdita di interesse sessuale» Diagnosticata in nove milioni di visite I pazienti sono molto indisciplinati e abbandonano a metà la terapia prescritta

Persone citate: Carlo Erba, Emilio Sacchetti, Giovanni Battista, Marina Verna, Sacchetti

Luoghi citati: Milano