Attentato in Turchia ai leader dei diritti umani

Attentato in Turchia ai leader dei diritti umani Ankara: sei colpi di pistola, è gravissimo Attentato in Turchia ai leader dei diritti umani (Ingruppo nazionalista rivendica Frisullo: «Delitto su commissione» ANKARA. Il presidente dell'Associazione per il rispetto dei diritti umani in Turchia, Akin Birdal, è rimasto gravemente ferito ieri in un attentato ad Ankara nella sede del gruppo. L'azione è stata rivendicata dalla «Brigata turca di vendetta», un'organizzazione ultranazionalista di cui si sa poco e che in passato si è addossata la responsabilità di diversi attentati contro curdi e giornalisti di sinistra. Stando a quanto hanno riferito le autorità, due uomini armati hanno fatto irruzione nell'ufficio di Birdal, gli hanno sparato e poi sono fuggiti. Il dirigente è stato colpito da sei proiettili al petto, alla gamba destra e alla spalla. Le sue condizioni sono gravissime. «Stiamo tentando di salvargli la vita», ha detto il primario dell'ospedale Sevgi di Ankara, Tevfik Ali Kucakbas. L'Associazione presieduta da Birdal, personaggio noto intemazionalmente, ha difeso molti perseguitati curdi in Turclua, i cui diritti di minoranza non sono riconosciuti dal governo di Ankara e sono rivendicati armi in pugno da 14 anni. L'attentato potrebbe essere messo in relazione con le dichiarazioni di uno dei comandanti del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), Semdin Sakik, che catturato di recente avrebbe confessato i nomi di diversi fiancheggiatori dei guerriglieri. Le violazioni dei diritti umani in Turchia, soprattutto ai danni dei curdi, sono state di recente denunciate dall'attivista Dino Frisullo, Akin Birdal, ferit in un attentato condannato ed espulso dalle autorità turche. «E' un attentato su commissione - ha commentato ieri Frisullo - a ridosso della criminalizzazione di Birdal e della sua associazione da parte dello Stato turco con la classica accusa di fiancheggiamento del terrorismo». Gli attentatori di Birdal, stando a quanto riferito dalle persone presenti negli uffici dell'Associazione, avevano una ventina d'anni e pare che si fossero presentati con il pretesto di avere un aiuto legale. L'attentato è stato denunciato da Amnesty International come il risultato del «clima di ostilità e di discredito creato dalle autorità di Ankara nei confronti dell'Associazione turca per i diritti umani». Il deputato socialdemocratico Ercan Karakas ha detto che minacce di morte sono state ricevute in ospedale anche per i medici che stanno seguendo Birdal. Intanto fuori dalla clinica si sono radunati centinaia di simpatizzanti che scandiscono slogan di incoraggiamento per Birdal. L'attentato è occasione per le opposizioni di attaccare il governo. Soprattutto i movimenti fondamentalisti messi fuori legge. Un dirigente filo-islamico, Recai Kutan, ha dichiarato che con la confessione del capo guerrigliero, fatta filtrare ad arte dalla stampa di regime, Birdal era diventato un bersaglio: «Non possiamo certo dire che i nostri diritti umani siano tutelati visto che Birdal è stato fatto bersaglio di accuse senza alcuna prova». le. st.] Akin Birdal, ferito in un attentato