Suharto fa sparare sugli studenti

Suharto fa sparare sugli studenti Indonesia: le vittime abbattute con colpi di arma da fuoco alla testa e alla schiena/Numerosi i feriti Suharto fa sparare sugli studenti Dopo gli scontri, assalto all'Università: 6 morti GIAKARTA. Il presidente Suharto ha risposto alla lunga lotta degli studenti e delle forze di opposizione contro il suo regime soffocando nel sangue una manifestazioni studentesca ieri a Giakarta. Nei giorni scorsi il capo delle forze armate, Wiranto, aveva avvertito che sarebbero stati adottati «fermi provvedimenti» per fermare le dimostrazioni di piazza. E' stato di parola: almeno cinque persone, forse sei, presumibilmente studenti, sono rimaste uccise e 16 altre ferite, nella capitale indonesiana in seguito a violenti scontri tra la polizia e circa 5 mila studenti, che chiedevano le dimissioni del presidente al potere da 32 anni. Le vittime - secondo fonti ospedaliere - sono state tutte uccise da colpi di arma da fuoco alla testa e alla schiena e secondo fonti studentesche (per le quali i morti sarebbero sei e tutti studenti) - sono state colpite all'interno dell'Università Trisakti, dove la polizia è penetrata al culmine degli scontri svoltisi nei pressi della stessa Università. I manifestanti gridavano slogan in favore di un'accelerazione della riforma politica in senso democratico ed hanno bruciato un'effigie di Suharto ritratto con baffetti alla Hitler. Secondo testimoni, sarebbero stati gli studenti ad attaccare per primi un agente in borghese. Gli studenti ieri hanno manifestato in altre cinque facoltà di Giakarta sempre scandendo slogan per le dimissioni del presidente che, nonostante la gravissima crisi interna, ha ritenuto di potere partecipare al vertice al Cairo dei 15 Paesi in via di sviluppo, che si è concluso ieri. Le forze dell'ordine hanno sparato salve di avvertimento anche all'Università di Tecnologia a Bundung, 120 chilometri a Est della capitale, dove circa 500 studenti si sono affrontati con altrettanti poliziotti: cinque dimostranti, tra cui una ragazza, sono stati portati in ospedale con i volti sanguinanti. Candelotti lacrimogeni e proiettili di plastica sono stati sparati anche a Kupang, 1875 chilometri a Est di Giakarta, contro alcune centinaia di giovani. Di fronte al dilagare della protesta studentesca, che or¬ mai raccoglie consensi anche dalla popolazione, il leader della seconda organizzazione musulmana del Paese, Amien Rais, ha invitato l'esercito alla moderazione: «Chiedo alle forze armate indonesiane di non fare uso della violenza contro i manifestanti». E' la prima volta che le proteste studentesche contro Suharto, che durano da tre mesi ed alle quali si sono associate le forze politiche di opposizione e quelle islamiche, provocano morti nella capitale indonesiana. Nei giorni scorsi due persone sono morte nell'isola di Giava, dove ieri i cortei sono ripresi a Surabaya ed a Yogya- karta. In questa loaclità le manifestazioni di ieri, pur con toni forti, sono state pacifiche. La richiesta di un cambiamento politico al vertice si è innestata sulle diffuse proteste di contenuto economico innescate dalla crisi finanziaria scoppiata nell'inverno scorso in diversi Paesi asiatici e che ha provocato in Indonesia una fortissima svalutazione della rupia e un aumento generale dei prezzi. Negli ultimi mesi si sono moltiplicate le manifestazioni contro il governo, contro il Fondo monetario internazionale e contro il duro programma di rientro dalla crisi imposto al Paese dall'organizzazione per garantire ulteriori finanziamenti. Le proteste economiche si sono fuse con quelle dell'opposizione, con la contestazione dei gruppi islamici e con le apprensioni suscitate dagli incendi nelle foreste indonesiane. Le proteste studentesche sono incominciate il 10 marzo scorso, quando Suharto, che ha 76 anni, è stato rieletto dall'Assemblea consultiva del popolo, da lui controllata, per il suo settimo mandato consecu¬ tivo quinquennale. Salì al potere nel 1965 esautorando Sukarno, sull'onda di un sanguinoso fallito colpo di Stato attribuito al locale partito comunista. Lunedì i principali leader dell'opposizione hanno chiesto l'annullamento dell'elezione di Suharto. I leader delle principali organizzazioni islamiche indonesiane, Abdurrahman Wahid e Amien Rais, hanno da tempo chiesto che Suharto si faccia da parte e che sia accelerata la riforma politica che Suharto ha promesso solo per la fine del suo mandato, nel 2003. [e. st.] Alla manifestazione hanno partecipato l'opposizione e i gruppi islamici I cortei dei giovani sono stati attaccati dagli agenti anche nel resto del Paese

Luoghi citati: Bundung, Cairo, Giakarta, Indonesia